Arrestato dopo 30 anni Matteo Messina Denaro

lunedì 16 gennaio 2023


Matteo Messina Denaro è stato arrestato per mano dei Carabinieri, in una straordinaria operazione di intelligence che arriva il giorno dopo il trentennale dall’arresto di Totò Riina, celebrato proprio ieri dal “Capitano Ultimo”, autore di quello storico evento assieme ai suoi uomini dell’unità speciale dei Ros dei Carabinieri.

L’arresto di Matteo Messina Denaro riscrive completamente la storia d’Italia degli ultimi trent’anni e fornirà certamente tante risposte che magistratura e forze dell’ordine cercavano dopo l’arresto di Totò Riina.

Proprio lui, il latitante numero uno, il più ricercato, potrebbe detenere parte dei documenti di Totò Riina, materiale storicamente importante e che testimonierebbe i rapporti della mafia con esponenti politici e delle istituzioni e, probabilmente, elementi più concreti per capire mandanti, esecutori e fiancheggiatori delle stragi di Capaci e Via D’Amelio. Ma tanto altro potrebbe venir fuori, magari si potrà capire meglio chi ha voluto l’uccisione del giudice Paolo Borsellino e dei suoi uomini di scorta, i nomi contenuti del famoso “dossier mafia-appalti”.

Ciò che accadrà è certamente un terremoto nell’organizzazione mafiosa proprio perché Matteo Messina Denaro aveva preso il posto di Totò Riina ed aveva messo lo Stato e le istituzioni con le spalle al muro.

Ora, lo Stato e l’Arma dei Carabinieri hanno chiuso un cerchio.

Chissà cosa avrà pensato questa mattina il Generale di divisione Stefano Spagnol (da noi intervistato qualche settimana fa) oggi comandante Legione Puglia dei Carabinieri, ma che da comandante provinciale di Messina si ricorda del rinvenimento del cadavere del padre di Matteo Messina Denaro; cosa avranno pensato il Capitano Ultimo che arrestò Totò Riina, il Generale Mario Mori (ex comandante di Ros) di cui Paolo Borsellino si fidava ciecamente, i parenti di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino ed i loro agenti di scorta; cosa avranno provato dopo anni di indagini magistrati e carabinieri che hanno fatto vincere, nuovamente, lo Stato.

Probabilmente molte delle loro sensazioni sono quelle di tutti noi italiani che, da trent’anni, aspettavano questo momento.


di Alessandro Cucciolla