Non saremo gli utili idioti del Covid

lunedì 7 novembre 2022


Dopo che la neo premier, Giorgia Meloni, aveva annunciato in Parlamento un sostanziale cambio di passo rispetto alla linea sanitaria dell’ex ministro Roberto Speranza, da aperturista della prima ora debbo esprimere una certa delusione per i primi risultati concreti di questa specie di rivoluzione copernicana nella gestione di una pandemia infinita. Una pandemia che il resto d’Europa sta da tempo affrontando come una comune influenza stagionale, con la sostanziale eliminazione di ciò che restava delle assurde restrizioni imposte nel recente passato. Questo è invece lo stato dell’arte nel nostro Paese, in cui notoriamente ciò che è provvisorio tende a restare impresso nella pietra vita natural durante: Bollettino. Niente più comunicazione dei dati su base quotidiana ma settimanale, il venerdì.

Green pass

Rimane in vigore per i visitatori delle strutture sanitarie fino al 31 dicembre 2022.

Isolamento domiciliare
Non c’è alcun cambiamento, ma il ministro Orazio Schillaci sta valutando con gli esperti se ridurre l’attuale periodo di 5 giorni.

Mascherine
Rimangono obbligatorie solo negli ospedali e nelle Rsa, facoltative e a discrezione dei dirigenti sul posto di lavoro.

Multe ai no vax
Sospensione per 6 mesi delle sanzioni contro gli over 50 che non avevano rispettato l’obbligo vaccinale (l’emendamento, seppur annunciato dal governo, per il momento è saltato, ma non si esclude che venga trattato in un provvedimento successivo).

Sanitari no vax
Reintegro in servizio del personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all’obbligo vaccinale, che contestualmente è caduto il 1° novembre. Oltre 4mila medici, infermieri e operatori socio-sanitari torneranno in servizio.

Ventilazione meccanica
È allo studio un piano del Governo per introdurre la ventilazione meccanica in scuole, uffici pubblici e mezzi di trasporto.

Come si vede, tranne l’anticipo di due mesi al reintegro dei sanitari renitenti al vaccino e all’abolizione del bollettino quotidiano – che tuttavia viene divulgato a livello regionale – siamo ina una situazione di tipo gattopardesco. Nulla a che vedere, tanto per fare un esempio nel campo conservatore, con la decisione presa da Boris Johnson alla fine dello scorso inverno di togliere ogni restrizione nel Regno Unito. Tanto è vero che in merito alle demenziali quarantene dei positivi al tampone, quasi tutti asintomatici, il ministro Schillaci starebbe valutando se ridurre di qualche giorno la durata dell’intero iter, restando però col vincolo di poter uscire di casa solo dopo analogo tampone negativo.

Una misura folle e autodistruttiva sotto tutti i punti di vista che, a quanto pare, siamo rimasti solo noi in Europa a imporre. Non ci siamo proprio, cari amici del destracentro che molti di noi aperturisti abbiamo votato proprio in virtù delle promesse di rapida liberazione dall’opprimente regime sanitario che ha tenuto in scacco il Paese per anni. Sappiate, pertanto, che su questo piano non abbiamo la benché minima intenzione di fare gli utili idioti nel caso il cambiamento annunciato non si dovesse concretamente realizzare.


di Claudio Romiti