Lettera (semi)seria

giovedì 20 ottobre 2022


Egregi signori potenti della Terra, invio questa lettera perché sappiate il mio pensiero su quel che state compiendo. Innanzitutto: mi state disturbando. Interesserà o non vi interesserà, a me interessa. E poiché sono cittadino del mondo, vorrei che sappiate quel che pensa un vostro concittadino e ve lo dico: penso che siamo in recitazione di una farsa tragica, così ripetuta, insistita che diventa noiosissima, ma nello stesso tempo disgraziatamente tragica. Vi sono migliaia e migliaia, milioni, miliardi di persone che vorrebbero vivere serenamente nelle loro attività e voi le disturbate.

Io correggo un mio libro, centinaia e centinaia di pagine, il sudore delle mie mani, rigo con rigo scritto da me, virgole, a capo, eccetera, e mentre correggo mi assalta la mente che è impresa inutile, e posso esplodere e polverizzarmi con vasta parte dell’umanità per vostra determinazione! Dico: che diritto vi afferrate di rovinarmi la vita e la correzione del mio libro? Con quale arbitrio minare la vita di milioni e milioni, miliardi di persone? Un pezzo di territorio, la vendita di petrolio, la vendita di armi valgono l’umanità? Non sono d’accordo, punto e basta. Non sono d’accordo. Allora, che devo fare? Come salvarmi se voi decidete contro di me? Io non sono d’accordo con voi, ecco, questo è il mio dilemma.

Vorrei dedicarmi al mio libro, mi disturbate, francamente mi state disturbando e non ne avete diritto. Io sono cittadino, ma anche essere umano naturale, non soltanto sociale. Appartengo a me stesso oltre che allo Stato. La questione va chiarita: l’uomo è totalmente sociale, ma anche naturale e, come entità naturale, appartiene soltanto a se stesso? Vi è un residuo di autonomia in ciascuno di noi o lo Stato può fare ciò che vuole? Non sono d’accordo con i vostri comportamenti, chiaro? Non so se posso negarvi ma io dichiaro: quello che state facendo non mi convince, non mi convince che mettete a rischio l’umanità e il mio libro! Voglio correggere il mio libro in santa pace! Mi state disturbando.

Stati Uniti, Russia, Cina, Ucraina, Biden, Putin, Xi Jinping, Zelensky ce l’avete con me? Proprio adesso che finisco un libro di, quasi, settecento pagine, fate la guerra? Mettetevi d’accordo e fatemi correggere il mio libro, come milioni, milioni di persone vogliono dedicarsi alla loro vita senza essere disturbate. Non sono d’accordo con quello che state compiendo. Per nulla. Quanto doveva essere la difesa del territorio e della sovranità eccetera si è trasformata in una comune vicenda di interessi economici speculativi che sta portando alla rovina l’Europa all’interno dello stesso Occidente, nemico di se stesso! Non possiamo, non dobbiamo ingannarci: stiamo inficiando noi stessi in noi stessi, speculatori occidentali nell’Occidente!

La guerra di per sé è orrenda ma che una guerra che aveva all’inizio un qualcosa di riconoscibile ora sta diventando una volgarissima rovina europea all’interno dell’Occidente, Occidente contro Occidente, è omicidio-suicidio! Chiaro! No! L’Europa “deve” capire (e sta comprendendo, pare), e salvarsi (e io salvare il mio libro, senza temere una bomba atomica personalizzata!). Al dunque, la vita per la libertà, ma non per acquistare petrolio o altro a caro prezzo! Questo materialismo storico, per dire, scampiamolo! Come che sia, ho abbassato le serrande e lavoro. È doveroso elogiare questo Pontefice.


di Antonio Saccà