Piove e Roma si blocca

giovedì 13 ottobre 2022


L’autunno, a Roma, porta sempre un sacco di starnuti per chi soffre di allergia e una discreta quantità di bile per chi si trova nel traffico cittadino. Il motivo? La pioggia. L’acqua caduta oggi – e non stiamo parlando della cosiddetta bomba – ha paralizzato la Capitale (sono stati registrati tamponamenti e incolonnamenti). Così l’Urbe dei “quindici minuti” decantata dal sindaco di centrosinistra, Roberto Gualtieri, resta per adesso uno slogan elettorale da ricordare in qualche consesso pubblico dove gli sbadigli si sprecano.

La cronaca di questo giovedì 13 ottobre è da mani nei capelli. Il servizio della metro B1, nella tratta tra le fermate Bologna e Jonio, è interrotto per tre ore (altro che un quarto d’ora dove sfrecciare in lungo e in largo per la Città eterna): secondo quanto appreso, dalle 6,30 di questa mattina sono state effettuate delle verifiche sulla linea dei contatti dei treni. I convogli hanno ripreso la corsa intorno alle 9,40 dopo che Atac, l’Agenzia del trasporto autoferrotranviario del Comune capitolino, aveva attivato le navette bus sostitutive. I tecnici, allo stesso tempo, hanno lavorato per terminare in un tempo congruo i controlli sulla linea. Regolare, invece, il servizio – sempre nella linea B – nel tragitto tra le fermate Rebibbia e Laurentina.

Su Twitter Atac ha scritto: “Abbiamo riaperto le stazioni e riattivato la circolazione sull’intera linea e per tutte le destinazioni”. Ma la metro ferma e i bus a rilento per il traffico provocato dalla pioggia hanno inevitabilmente scatenato le polemiche da parte degli utenti. Che sui social hanno fatto notare “vabbè, la navetta… attesa una vita, arriva quando la fermata è affollata e tira dritto, le dobbiamo correre appresso per abbrancarla. Vi scusate per il disagio? Ma fateci il piacere, fateci”. E poi: “Mobilità pubblica da inferno. Dimostrazione che si può peggiorare ciò che è già pessimo. Da denuncia alla corte dei diritti umani: bus sostitutivi B1 carri bestiame e treni metro B scarsi. Davvero è questa la vostra idea di città?”. Buon viaggio. E ricordatevi l’ombrello.


di Toni Forti