Iniziamo da questa ipotesi

domenica 9 ottobre 2022


Difficilissimo considerare l’accadere prossimo, ogni giorno ha la sua notizia micidiale, la guerra e le sanzioni afflittive alla Federazione Russa, vale a dire a noi, non ci inducono a frenarci. Suppongo, proseguendo al modo attuale, che ci rovineremo, felicissimi di aver potuto devastare la Russia, non considerando che la Russia ha materie prime e Paesi immani che se ne giovano, noi abbiamo paesi immani che ci aiutano dandoci a prezzo dieci volte in aumento rispetto a quanto pagavamo i nemici russi. Certo, l’amicizia occidentale tanto protettiva costa, è ragionevole. Purché non ci schianti! Gli ucraini possono, coraggiosamente, issare bandiere su villaggetti ma questo non ci salva dalla crisi economica più onnilaterale mai eveniente, nella quale, essenzialissimo, chi ci dovrebbe sostenere ci danneggia. Chi dovrebbe sostenerci ci danneggia! Questa l’originalità della situazione.

La scoperta della speculazione! È così nei fatti. Ciascuno può ritenere in ogni caso accettabile, approvabile questa situazione e ne esporrà i motivi. Al presente dalla guerra abbiamo danni e che sia impossibile concepire ispirazione di accordi anzi l’opposto, ispirazione al gravame, mi pare tendenzialmente suicida. Non abbiamo alcun bene e non vogliamo scovare accordi? Qualcuno “oggettivamente” può immaginare, fantasticare benefici dalla continuazione della guerra? La sconfitta della Russia? La deiezione del suo capo?

Chi immagina tali evenienze ha minima cognizione del nazionalismo “mistico” della Santa Russia Anche se l’occidentalizzazione è pervasivo la Russia è ancora “medioevale”, l’ortodossia incarnata, la sacralizzazione della nazione, l’idea di essere nel vero, nella ortodossia, appunto, è connaturata da un millennio, anche se fortissima è l’immissione occidentalista non scalfisce il sentirsi nel vero, nella Santa Russia, eredi dell’Impero, di Cesare, di Roma, delle guerre patriottiche. Bisogna entrare nelle chiese, assistere alla devozione abbacinata per le icone, baciate e ribaciate (Karl Marx per dichiarare la passione per la bellissima moglie, Jenny, le scriveva che ne baciava l’immagine come il fedele delle icone), i canti travolgenti che estasiano anche l’ateo più renitente, bisogna rendersi osservatore partecipante della celebrazione della vittoria nell’ultima guerra per capire che il vero spirito coesivo della Russia è questo patriottismo religioso che considera Dio e soprattutto la Vergine Madre russi.

Credo che prima di avere a che fare con la Russia sarebbe opportuno visitare una chiesa ed assistere ad una cerimonia liturgica tra incenso e canti. Sciaguratamente i mezzi di informazione basta che raccolgano immagini da poco e sembra espongano un popolo. Questo dissolve la verosimiglianza. Fermo restando che la Russia ha una sua caratterizzazione istituzionale che può non essere accettata da noi. Il rapporto russo-ucraino è secolare, lotte, guerre, rami e radici avvinti, scrittori ucraini-russi. Zone ucraine sono presso che russe. Nessun Paese accetterebbe che i propri connazionali vengano massacrati. Come accadeva nelle zone russofone in Ucraina. Non è il caso di esporre quanto dovrebbe essere evidente. Dobbiamo definire che vogliamo ottenere da questa guerra.

Al presente, niente di minimamente apprezzabile. E sia, aiutiamo gli ucraini a tutelarsi. Assolutamente. Un dubbio: e se per tutelare gli altri non tuteliamo noi?! Ma certo, tutelare gli altri e tutelare noi! Non ne dubitavo! Il futuro l’abbiamo asservito. Privatamente, soggettivamente, intimamente: io qualche tentativo di accordo lo balbetterei. Ma se qualcuno, esperto in arti marziali, vuole continuare, che dire? No, non sono d’accordo. Continuare non ha alcun vantaggio per nessuno che non sia speculatore sulle rovine dell’umanità! Perché sia chiaro: la Russia non sta perdendo la guerra. Attende.

E temo che attenda il terremoto europeo, che deve difendersi perfino dagli speculatori di casa! Ossia, l’Europa ha nemici “interni”. Al punto che il suo maggior Paese, la Germania, corre a salvarsi da sé, tanta (s)fiducia mantiene nell’Europa e non solo nell’Europa! Che significa? Che all’interno dell’Occidente qualcuno sospetta che non sempre gli occidentali provvedono all’Occidente e non vogliono vicendevole danno! Iniziamo da questa ipotesi! Farebbe comprendere perché è necessario salvarsi se il male viene anche da noi occidentali.


di Antonio Saccà