I Comuni bersaglio crescente di intimidazioni

lunedì 25 luglio 2022


“Come testimoniato dal Rapporto 2021 redatto dalla Direzione centrale della Polizia criminale del ministero dell’Interno, gli amministratori degli enti locali sono sempre più spesso il bersaglio di atti intimidatori. L’anno scorso il Viminale ha censito 722 episodi contro i 624 del 2020. Questi fenomeni, che sono trasversali all’intera penisola, assumono molte vesti: si spazia dalle scritte sui muri (10 per cento dei casi) e la pubblicazione di contenuti minacciosi sui social network (20 per cento), fino a vere proprie aggressioni fisiche o verbali. Come evidenziato nel rapporto, non mancano casi come l’invio di bossoli o parti di animali, effrazioni o utilizzo di armi, esplosivi e liquidi incendiari. I più esposti in assoluto sono i sindaci, che sono oggetto di queste aggressioni nel 52 per cento dei casi. Seguono consiglieri comunali (18 per cento) e componenti della giunta comunale (16 per cento)”.

Questo il comunicato del Centro studi enti locali (Csel), tratto da un’analisi realizzata per Adnkronos, basata su dati rilasciati dal ministero dell’Interno. Dietro questa violenza in diffusione verso gli amministratori dei comuni italiani si trovano diversi moventi. Stando al Viminale, il Csel riporta che il 15,5 per cento di questi fenomeni è riconducibile a tensioni sociali, il 13,6 per cento scaturisce da tensioni politiche, il 15,2 per cento da questioni di natura privata e il 6,4 per cento è legato a criminalità comune. Curioso il dato sugli episodi di criminalità organizzata: solo quattro nel 2021, tre in Lombardia e uno in Calabria. C’è da segnalare però che nel 48,8 per cento dei casi, la matrice è rimasta ignota. Sembrerebbero entrare in campo quindi dinamiche di omertà care alla cultura mafiosa.

“Quello che è certo – sottolinea Csel – è che un elemento su cui non ci si deve stancare di investire e lavorare è la diffusione della cultura della legalità, già dalla prima infanzia. In questa direzione va la norma introdotta dalla legge di bilancio 2022 che ha istituito, per il triennio 2022-2024, il fondo con una dotazione finanziaria da 5 milioni di euro annui, pensati proprio per finanziare iniziative per la promozione della legalità volte a realizzare il rafforzamento della democrazia locale, anche attraverso il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, ristorare il patrimonio dell’ente ove danneggiato nell’ambito di queste aggressioni, e risarcire gli amministratori locali che hanno subito episodi di intimidazione connessi all’esercizio delle funzioni istituzionali esercitate”.

 


di Redazione