Guarda il sedere della ragazza: nei guai “cieco assoluto”

venerdì 15 aprile 2022


Qualcuno su due piedi avrà gridato al miracolo, visto anche il periodo. I più saggi, invece, si saranno limitati a invocare l’adagio popolare tira più un pelo di f… che un carro di buoi. Sta di fatto che un presunto falso cieco (questa l’accusa dei pm), ha catturato l’attenzione dalla Guardia di Finanza. In che modo? Il protagonista della vicenda, un 60enne torinese, si è voltato per guardare il sedere di una ragazza.

Per l’uomo, adesso, l’accusa è truffa ai danni della Asl. Dal 2014 al 2018 avrebbe incassato quasi 30mila euro. Difatti, sarebbe riuscito a ottenere una pensione di invalidità. Un “cieco assoluto” – come riportato dalla documentazione clinica – che ha messo il dubbio alle Fiamme Gialle. Così, nel corso di un pedinamento, il 60enne si è voltato al passaggio di una ragazza e sarebbe stato distratto dal “lato b”. Una situazione complessiva che, per l’accusa, avrebbe presentato “un quadro patologico non corrispondente al vero”.

Su Repubblica sono state riportate le parole di Roberta Alba, avvocato della difesa: “Le accuse si basano su luoghi comuni: il fatto che fosse in grado di fare la spesa o non avesse difficoltà a inserire le chiavi nella toppa, oppure che si accendesse la sigaretta e camminasse da solo, non sono elementi che contrastano con la sua invalidità visiva. Abbiamo sollevato alcune eccezioni e sicuramente produrremo tutte le consulenze mediche che attestano la sua condizione”. E ancora: “Ci sono attestazioni mediche che lo comprovano. Quello che probabilmente è stato ignorato dagli inquirenti è che non bisogna essere in una condizione di buio totale ovvero di non vedere proprio nulla, per essere dichiarati ciechi. Ci sono situazioni molto gravi, come questa, dove comunque residua una visione periferica seppur molto limitata, magari in un occhio solo. Esistono cioè diverse sfumature”.


di Toni Forti