Galleria degli Uffizi, un museo amico dell’autismo

martedì 29 marzo 2022


Sabato 2 aprile cade la “Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo” e, in vista di questa scadenza, la Galleria degli Uffizi di Firenze ha voluto organizzare, pochi giorni prima, un significativo evento con un incontro multidisciplinare su questa materia. Un preludio che si è svolto ieri nell’Auditorium Vasari e, contemporaneamente, in diretta sulla propria pagina Facebook, con la partecipazione di esperti provenienti dall’area medica, dall’ambito della comunicazione, dai musei e dalle associazioni interessate a questo disturbo dello sviluppo neurologico. All’autismo, oggi in Italia, sono direttamente interessate almeno seicentomila persone, con le relative famiglie, e, secondo i dati del ministero della Salute, si stima che un bambino su 77, tra i 7 e i 9 anni, presenti un disturbo dello spettro autistico con una maggior prevalenza nei maschi (4,4 volte in più rispetto alle femmine).

Si tratta quindi di una questione sanitaria e sociale non trascurabile, che merita seria considerazione e il convegno di Firenze è stato un serio contributo alfine di fare ulteriormente luce su questo tema: ieri agli Uffizi si è sviluppato un confronto approfondito, a tutto tondo, sull’autismo in rapporto alla medicina, all’arte ed alla comunicazione, con risvolti sorprendenti sul piano emotivo, cognitivo e sociale. La riflessione si è aperta con un intervento del professor Marco Armellini che ha spiegato cos’è il disturbo autistico da un punto di vista medico ed è proseguito sui temi della comunicazione, uno dei temi centrali del convegno, che, tra l’altro, ha avuto il merito di evidenziare come sia necessario avere piena consapevolezza sulla ricaduta delle parole usate per una percezione della “neurodiversità” e per superare stereotipi ancora molto diffusi nell’immaginario collettivo.

Su questo punto è stato rilevante il contributo, ricco di spunti molto interessanti, del noto scrittore, blogger e attivista autistico Fabrizio Acanfora. È importante sottolineare che con questo convegno il museo si è posto come luogo che deve essere aperto a tutti, senza escludere chi è più in difficoltà. In questa prospettiva è stata presentata una nuova collana editoriale museale rivolta a lettori di tutte le età: tre nuove guide in linguaggio Caa (Comunicazione aumentativa alternativa) dedicate ai musei delle Gallerie degli Uffizi ed edite, in collaborazione con Opera laboratori e associazione autismo di Livorno, dalla casa editrice Sillabe: Uffa, gli Uffizi!, Uffa, Pitti!, Uffa, Boboli! I libri sono scritti con il modello inbook (curato dal Centro Studi Inbook), cioè in simboli che nascono con lo scopo di favorire l’accesso alle informazioni e alla cultura per chi ha difficoltà nel confrontarsi con la lingua scritta e parlata.


di Laura Bianconi