Nuove prospettive per l’Unione italiana tiro a segno

martedì 22 marzo 2022


La soddisfazione di Malagò e la nuova visione del direttivo

Si è tenuta lo scorso venerdì 11 marzo nel salone d’onore del Coni, la conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto sportivo e olimpico Uits e dello staff tecnico. Erano presenti Giovanni Malagò, presidente del Coni, il presidente dell’Uits Costantino Vespasiano, l’advisor del presidente Vespasiano, Niccolò Campriani e il direttore preparazione olimpica e paralimpica Federico Picca Orlandi. Presenti anche alcuni atleti della Federazione. Il presidente Malagò ha aperto la conferenza complimentandosi con gli atleti per l’ottimo lavoro svolto all’ultima Coppa del mondo al Cairo con 5 medaglie (un oro, tre argenti e un bronzo), “bisogna lavorare h24 per il futuro del tiro a segno perché l’Italia deve avere un ruolo importante con la sua Federazione” e si è detto molto fiducioso sulle prospettive che si presentano. Dalla stagione sportiva 2022, l’Unione italiana tiro a segno ha infatti avviato un progetto di ristrutturazione del settore della preparazione olimpica federale, che favorirà il salto di qualità rispetto al passato.

Dice il presidente Vespasiano “unitamente all’intero Consiglio direttivo, mi sono affidato al tre volte campione olimpico Niccolò Campriani, reduce da un’importante e preziosa esperienza maturata al Cio quale dirigente dell’area Sport”. Campriani è stato nominato advisor per la strategia e l’innovazione per tutto il settore sportivo, con il main focus sulla squadra nazionale seniores guidata dal nuovo direttore della preparazione olimpica e paralimpica Federico Picca Orlandi, indicato proprio da Campriani in quanto non solo già atleta della Nazionale ma anche in possesso di un background nel campo della formazione e dello sviluppo del capitale umano. Il progetto prevede un nuovo approccio con una visione globale dell’atleta, che parte dalla persona e arriva poi al tiratore.

Un altro aspetto importante sottolineato dal presidente Vespasiano è quello che riguarda la volontà di dare “la giusta centralità e la dovuta importanza al settore paralimpico che, al di là dell’aspetto sportivo, riveste un carattere etico e civile che non può prescindere dall’impegno e dalla vision di una Federazione olimpica come la Uits”. L’advisor fresco di nomina Campriani non nasconde l’emozione: “sono felice di poter collaborare con la Federazione che considero un po’ casa mia e, al riguardo, la priorità sarà per me quella di impostare un framework chiaro e strutturato per questa fase critica di pianificazione verso Parigi 2024, integrando quelle best practice internazionali a cui sono stato esposto da atleta e da manager sportivo”.

 Anche il direttore tecnico Picca Orlandi è molto motivato per i nuovi progetti: “sono stato molto felice di trovare nelle linee guida impostate dal presidente e da Campriani, sulle quali in questi mesi abbiamo lavorato, un’attenzione alla dimensione umana dello sport e una concreta ambizione a rappresentare un riferimento nel panorama sportivo nazionale per l’approccio al concetto di performance (non solo eminentemente sportiva) e per la sensibilità dimostrata ai temi della formazione di atleti e dello staff che va molto al di là dell’ordinario sviluppo delle competenze tecniche, ma guarda a tutto il tema delle soft skill essenziali per rendere gli atleti e tutto lo staff persone integrate e integrabili nella società in continua evoluzione e cambiamento, migliori di ieri e peggiori di domani”. Con queste premesse, completano lo staff tecnico i tre commissari tecnici di settore designati dal direttore della Preparazione olimpica e paralimpica: Roberto Di Donna per le pistole (già campione olimpico ad Atlanta 1996), Valentina Turisini per le carabine (già medaglia d’argento ad Atene 2004 ed ex direttore tecnico) e Giuseppe Ugherani per il settore paralimpico.


di Paolo Ricci