Caro carburante, Antitrust indaga sulle compagnie

lunedì 21 marzo 2022


L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, “a seguito dello straordinario aumento dei prezzi della benzina e del gasolio che si è registrato negli ultimi giorni nonché delle numerose denunce ricevute”, nei giorni scorsi ha notificato “dettagliate richieste di informazioni alle maggiori compagnie petrolifere, avvalendosi anche dell’ausilio della Guardia di Finanza. L’obiettivo – è stato spiegato in una nota – è quello di approfondire le ragioni di tali aumenti e, nel caso, valutare la sussistenza di spazi per un possibile intervento circoscritto soltanto all’ipotesi di un’eventuale violazione delle norme in materia di abuso di posizione dominante o di intese restrittive della concorrenza”.

Come avvenuto nel corso dei primi mesi della pandemia, “l’Antitrust, nell’ambito delle proprie competenze, è attenta a monitorare gli eccezionali incrementi di prezzo che si registrano a volte durante le fasi di crisi e a verificare che tali fenomeni non siano frutto di comportamenti restrittivi della concorrenza”.

L’Associazione Codici, nel frattempo, “è pronta a fare la sua parte nell’azione trasparenza avviata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato sul caro carburante. Un supporto per contribuire a fare chiarezza sugli aumenti dei prezzi, non sempre corretti, come dimostra quanto accaduto a Modena nei giorni scorsi”.

Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici, ha commentato: “Condividiamo l’iniziativa che l’Antitrust ha deciso di avviare il momento è caotico ed è giusto fare chiarezza sui motivi degli aumenti. Troppo spesso si verificano delle speculazioni, che ricadono sui consumatori. È bene, quindi, appurare la regolarità della situazione”.

A dimostrare che non tutto avviene regolarmente, è stato sottolineato in un comunicato, “c’è l’intervento eseguito nei giorni scorsi a Modena dalla Polizia locale, che ha portato ad una sanzione complessiva di oltre 6mila euro. Nell’ambito di controlli a campione su 35 dei 71 distributori cittadini, il Nucleo antievasione tributi ha scoperto che 6 impianti applicavano ai clienti un prezzo del carburante più alto di quello dichiarato al ministero dello Sviluppo economico, violando la normativa sulla trasparenza. Il prezzo offerto realmente alla pompa risultava più alto di quello trasmesso al Ministero. In tre impianti la terza cifra decimale dei tabelloni dei prezzi collocati a margine della strada e visibili dagli automobilisti era oscurata con nastro adesivo nero. Sulla vicenda l’associazione Codici ha predisposto un esposto in Procura”.

“Bene i controlli della Polizia locale – dichiara Giacomelli – questi interventi sono molto importanti, perché permettono di tutelare i consumatori. Cogliamo l’occasione per invitare a verificare che il prezzo riportato sui cartelloni corrisponda a quello che compare sul display del distributore. Se i conti non tornano, è giusto segnalare”.


di Tommaso Zuccai