Ritratti. Angelo, la libreria e la mobilitazione social

venerdì 18 febbraio 2022


Circonvallazione Trionfale, civico 43, Roma. Una storica attività, il 31 marzo, chiuderà i battenti: è la libreria di Angelo Dragone. Il commerciante – come ha ricordato la figlia Fabiana su Facebook – “ha un principio di Alzheimer, qualche cliente non consueto se ne è approfittato… chi può anche solo condividendo ci aiuti a svuotare più possibile il negozio”.

Il tam-tam che ne è seguito ha portato un fiume di gente nel quartiere capitolino. Un post creato sui social, ideato come ultima ratio, ha attirato l’attenzione di appassionati e curiosi: “È come se, durante una partita di poker, in un giro al buio fosse entrata una scala reale”. Questo il commento di Stefano, fratello di Fabiana, che all’Opinione ha raccontato il via-vai che ha caratterizzato queste ultime settimane: “La risposta della gente ci ha sorpreso. La libreria andava avanti dal 1968: io vivo al Nord, sono sceso a Roma da poco e in negozio, in tutta la mia esistenza, sarò entrato un paio di volte al massimo. Anche mia sorella fa altro nella vita. Come detto, l’attività era ormai al capolinea. Dovevamo fare le spedizioni, ma non mancavano le difficoltà. Così è venuta l’idea del post condiviso sui social e una foto, con il cartello svuoto tutto, libri a 50 centesimi”.

Quello che è accaduto dopo è stato un qualcosa che è andato oltre ogni aspettativa: “Non saprei quantificare un numero preciso, ma al giorno vediamo arrivare centinaia di persone. Mia sorella controlla che clienti e curiosi abbiano mascherina e Green pass (“sono stati tutti bravi”), io che pensavo di mettere ordine nel negozio mi ritrovo puntualmente a contatto con un sacco di persone. Ci sono giovani, poi, che si sono offerti di dare una mano”.

Una mobilitazione che ha interessato il quartiere Prati-Trionfale, ma non solo: “Mi viene in mente un ragazzo arrivato dalla zona di Centocelle ed è pure ritornato, una signora addirittura è giunta da Piacenza – ha confessato Stefano Dragone – il calore e l’affetto che ci hanno investito non si possono descrivere a parole”. Anche se, per rendere l’idea, un messaggio che è valso più di mille parole c’è stato. Con una dedica speciale per Angelo Dragone: “Un libraio sempre sereno e sorridente è merce rara. Un grande anche a tressette (il bridge de noantri). Ci siamo divertiti al bar di Gianni. Certi pomeriggi facevamo le cinque. E a calcetto teneva botta anche a cinquant’anni”. Applausi.


di Claudio Bellumori