Le nuove società segrete

martedì 21 dicembre 2021


È drammatica la situazione alla quale si cerca di dare soluzione con un controllo sociale esteso e propagato lentamente come se tutto si potesse risolvere mediante la militarizzazione sanitaria della vita sociale. La finalità consiste o consisterebbe nel dilatare la vaccinazione a presso che tutti e nel ribadirla tante volte finché il virus malridotto di dose in dose perdendo mortalità, decade, decadrebbe. O, se non muore non uccide, divenendo una influenzetta o meno. Insomma, per i vaccinati la malattia si ridurrebbe ad un passaggio fluente, assai male per i non vaccinati. Vi è tuttavia l’enigma indocile delle varianti. E se pur vaccinati delle varianti non sono offuscate dai vaccini? Molti soffrono questa possibilità e divengono renitenti ai vaccini. Al dunque, la certezza che la reiterazione della vaccinazione depotenzi il virus è una ipotesi, un tentativo, un esperimento. In tali circostanze, poiché si impongono forme di regolamentazione obbliganti, vaccinazione, sopra tutto, pure a coloro che ne diffidano, sorge, come sempre, una società furtiva che si sottare alla società obbligata, e maggiore è l’obbligatorietà della società ufficiale massima la renitenza e la suscitazione di società alternative, svariate società nella Società. Scrivo da decenni, già nel libro Lavoratore imprenditore del 1999 e dopo nel libro “Dal lavoratore imprenditore al cittadino imprenditore” (2012), in centinaia di articoli e decine di saggi che alla riduzione del bisogno di lavoro dovuto alla accresciuta produttività, alla robotica, all’automazione, alle delocalizzazioni, al fallimento di imprese, i lavoratori possono contrapporre soltanto la “loro” imprenditorialità e non attendere alcuna soluzione dalle imprese, dal padronato, specie multinazionale. Errore storico non rendersi (i lavoratori) imprenditori.

Ma si perverrà, irrimediabilmente. Avremo una duplice imprenditorialità, quella del profitto, la consueta, e quella per l’occupazione, l’impresa dei lavoratori. L’impresa del profitto mira al profitto incurante se deve licenziare o delocalizzare; l’impresa per l’occupazione usa il profitto in funzione dell’occupazione, ad esempio, invece di licenziare abbassa l’orario di lavoro, o lavora maggiormente, o diminuisce i salari, gli stipendi, agisce a mantice pur di sopravvivere e mantenere l’autoccupazione. Avverrà, è un obbligo evolutivo. L’impresa per il profitto non darà occupazione se non residuale, robotizzerà, automatizzerà il sistema, i lavoratori saranno obbligati a farsi imprenditori, anche. Ma tutta la società diverrà imprenditorializzata. Il cittadino sarà costretto a farsi imprenditore. Se il bisogno di lavoro scema ciascuno dovrà autoccuparsi, questo come prospettiva generale. In fase pandemica avremo, dicevo, tante società segrete come all’epoca del proibizionismo, scuole segrete, negozi, sale da ballo, trasporti nei quali vaccinazioni, maschere, tamponi non sono richiesti anzi rinnegati. Diventando la società ufficiale sanzionatrice, aspra, questurinica il cittadino si difenderà creando una alternativa sotterranea, anzi l’ha già creata, vi è una solidarietà catacombale non necessariamente dei non vaccinati ma di chi non accetta forme intimidatorie al modo in cui si propone, impone la vaccinazione e si esclude la libera decisione individuale in presenza di una situazione critica quand’anche aumentino le vaccinazioni e si proclamino rischi pur aumentando le vaccinazioni, il che suscita una contradizione deludente sui rimedi. Il risultato, porzioni di società alternativa.

Se dopo tre, quattro, cinque dosaggi vaccinali, i contagi, mortali o no che siano, resteranno, e si dichiarerà ancora di stare accorti, e si progetteranno chiusure, le società alternative si propagheranno con onde temporalesche. I fautori dei vaccini obbliganti e diffusi puntano su di una carta che potrebbe non riuscire vincitrice. Il tempo costituirà l’essenza della vicenda. Quante vaccinazioni occorreranno per disinnescare il virus, ed occorrerà una vaccinazione mondiale? Sarebbe precipitare nel delirio. Eppure stiamo in paradigmi paranoidali del genere. Si considera una vaccinazione per ogni età e per ogni abitante umano del pianeta. Inaudito. Se potremo tranquillizzarci a tali condizioni occorreranno secoli. Intanto gli uomini sgattaiolano. Se la società ufficiale progetta tali mirabilie millenaristiche, la società reale si articola in ruscelletti e crea micro società solidali. Hai l’automobile, la metti a disposizione. Cucini, anche per dei nuovi amici. Insegni, eccoti mio figlio. In cambio ti aiuto a pulire casa. La definivo, nei miei libri, questa animazione, la permuta sociale. Al dunque, quando la società ufficiale non riesce a risolvere anzi incombe il cittadino risolve da sé alla spiccia per sfuggire ad obblighi che gli appaiono irrisolutivi. Alla quarta, quinta, settima, decima dose il virus si fiaccherà? Non lo sappiamo. Se quattro miliardi di abitanti del pianeta saranno vaccinati ne rimangono tre miliardi da vaccinare. Il virus si dissesterà? Non lo sappiamo. Il cittadino pensa in luoghi ridottissimi.

Si accorda con il vicino di casa, anzi con i vicini di mente e risolve pranzi, viaggi, scuola, compra vendite fuori controllo. E crea una Ssa (Società segreta alternativa) o pure una Sas (Società alternativa segreta). Se per montare in un autobus devo pagare un tampone, mi rendo solidale con un automobilista. Danneggio la società? Ma se a vaccinazioni diffuse viviamo succubi dei contagi! Potrei giungere a sostenere che è la società a danneggiarmi con decisioni errate! Ma c’è da esserne sicuri, scopriremo altri rimedi, con i vaccini. Insorgerà una spinta in tal senso e forse saremo grati ai vaccini di aver attenuato la ferocia del virus. In questo periodo transitorio le microsocietà segrete si diffonderanno pioneristiche, come naufraghi che toccando le rive vedendosi in un’isola nell’oceano si abbracciano felici di sopravvivere dai marosi e dai pirati. E dalla Guardia Costiera di gente nemica.

Da questa pandemia usciamo, quando usciremo, con una accertata esigenza di società autogestita. Abbiamo compreso che lo Stato facilmente se ne ha occasione tende a formulazioni autoritarie non sempre favorevoli alla società. Le microsocietà, le società solidali e l’autoccupazioni sono indicative e da proporre. Disgraziatamente talvolta il cittadino deve difendersi anche dallo Stato. E credere che l’autoritarismo sia risolutivo soltanto perché idoneo a imporsi è una situazione da combattere. Come si è combattuta la tortura per agguantare la confessione. Che si sta raggiungendo togliendo dal lavoro e dalla retribuzione migliaia di persone che non intendono vaccinarsi? E sia, molti si vaccineranno, ma sarà come attanagliare la carne con prese infuocate, ed il risultato nullo. Tortura e basta. Possiamo contemporaneamente essere autoritari e inconcludenti. Certo, massima comprensione. Con i vaccini ripetuti a distanza sempre accorciata si sta tentando uno scopo clamoroso, fiaccare il vaccino con anticorpi successivi da ridurlo sopportabile, addirittura osando concepire che persino le varianti vengano tramortite da questo martellio vaccinale. Tentativo colossale, ammirabilissimo. E persino i contagi sarebbero un soffio di malanno. Questo l’azzardo dei sostenitori dei vaccini pressanti.

Supporre che possa nascere qualche variante che si sottragga alla sferza salvifica del vaccino è un dubbio talmente vertiginoso che pur dovendolo concepire è insostenibile supporre: ma che bisogna supporre. Dunque? Cerchiamo pure intensissimamente altre soluzioni, aggiuntive non sostitutive. Intanto molti agiscono tentando una salvezza autonoma, autosufficiente. L’impresa di lavoratori, la vendita on line, lo scambio di prestazioni non saranno eliminati. Anche la micro-imprenditorialità. Perché se il debito degli stati, l’inflazione e la pandemia si conguagliano l’individuo avrà come salvezza se stesso ed il prossimo ma alle istituzioni volgerà lo sguardo per scamparle. Le istituzioni perdono la fiducia dei cittadini e riaverla con l’autoritarismo ha sorte breve. Ma le istituzioni detengono la più veemente possibilità per riguadagnare la passione civile degli associati consentendo molteplici soluzioni. Quella vaccinale ha dimostrato validità. E ambito. C’è spazio per ulteriori vie di scampo. Funesto sarebbe che le istituzioni perdono la società che si rifugia in tante microsocietà segrete. Vi sono aspetti sociali della Pandemia che esigono valutazione sociologica. E l’avvento delle “società segrete” è da considerare. La società può sfuggire di mano allo Stato. E riafferrarla per la gola potrebbe soffocarla. Non salvarla. Consentiamo alla società molteplicità di rimedi.


di Antonio Saccà