Molestie alla pm, procuratore sanzionato

sabato 18 dicembre 2021


Ha perso due mesi di anzianità. Questa la sanzione inflitta dalla Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura a Giuseppe Creazzo, procuratore di Firenze, accusato da Alessia Sinatra, sostituto procuratore a Palermo, di averla molestata sessualmente in un hotel romano (nel 2015). Entrambi si trovavano lì per motivi di lavoro.

Secondo quanto emerso dalla vicenda, la pm non avrebbe denunciato Creazzo. Eppure la storia, in qualche modo, è venuta a galla con le intercettazioni dell’inchiesta sulle nomine ai vertici degli uffici giudiziari. In che modo? Con una serie di messaggi inviati dalla pm all’amico ed ex capocorrente Luca Palamara. Il tutto, riporta l’Ansa, “quando Creazzo concorreva per il ruolo di procuratore di Roma (“giurami che il porco cade subito”, “il mio gruppo non lo deve votare”). Da allora sono scattati gli accertamenti del caso da parte della procura generale della Cassazione. Alessia Sinatra e Giuseppe Creazzo, così, sono finiti sotto procedimento disciplinare “Lui – ha segnalato l’Ansa – per aver leso il prestigio della magistratura, lei per aver cercato una sorta di rivincita morale”.

L’accusa

Per l’accusa, come descritto dall’Ansa, “Creazzo avrebbe cercato un approccio fisico con la collega in modo da sorprendere insidiosamente le altrui capacità reattive di difesa. L’azione penale non era stata intrapresa perché la magistrata non aveva sporto querela, ma – scrive la procura generale nell’incolpazione – si tratta di una condotta idonea a ledere la propria immagine di magistrato e il prestigio dell’intera magistratura”.

Il procedimento

Iniziato a luglio, il procedimento sin da subito è andato avanti a porte chiuse. Il capo della Procura fiorentina ha detto: “Si tratta di una sentenza ingiusta – ha scritto l’Ansa – perché sono innocente, è una decisione conforme alla condanna mediatica che avevo già subito allo scoppiare della notizia. Farò ricorso per Cassazione, dove confido che potrò avere finalmente giustizia”. A sua volta, Mario Serio, difensore di Sinatra, ha notato: “Resta forte e grave l’impressione che la Magistratura italiana ed il suo organo di governo debbano proseguire ancora a lungo nella strada dell’acquisizione di una maggior consapevolezza del valore della dignità della donna nell’ambiente di lavoro giudiziario – si legge sull’Ansa – e dell’adeguatezza della relativa tutela”. Da segnalare che è ancora in corso il procedimento nei confronti della pm Sinatra. La prossima udienza è fissata per il 14 gennaio.


di Toni Forti