Una famiglia tipo, i #ferragnez

mercoledì 8 dicembre 2021


Ci sono dei momenti in cui – pur non attaccando le persone ma il simbolo che queste costituiscono – bisogna ricordarsi di elementi come l’etica e la morale, intese in forma non bacchettona. Per esempio, quando ti arriva tra le mail di Outlook un appassionato comunicato stampa di Regione Liguria su Chiara Ferragni e Fedez, la famiglia più fotoscioppata del mondo: “Genova. Regione Liguria – attraverso la pagina social dell’Ente – ha dato il benvenuto a Chiara Ferragni, che insieme alla sua famiglia ha scelto l’Acquario di Genova per passare una giornata insieme tra pesci, meduse e lo spettacolo dei delfini. Dicembre in Liguria inizia con i Ferragnez, immortalati in foto piene di dolcezza che raggiungono oltre 100mila like in soli quindici minuti”.

La nostra Liguria – si legge sulla pagina Facebook di Regione Liguria – è davvero perfetta per le famiglie, meta da non perdere nemmeno per il vicinissimo Natale: tante le iniziative in programma per le feste.

Immortalati in foto piene di dolcezze che raggiungono i 100.000 like in soli 15 minuti”? Ecco sciorinati in un colpo solo i diverticoli del cattivo marketing turistico e di una orrenda educazione civica e scolastica. Come si fa a scrivere un elogio talmente untuoso, più di un fritto di pesce mal fatto e del giorno prima? Come si può produrre un’Adorazione tale che neanche Leonardo avrebbe saputo dipingere così magistralmente? Come sono riusciti, in Regione Liguria, a elevare un Gloria che soltanto Sancio Panza poteva alzare a questo livello, fino al cielo dei Lumi?

In effetti “quelli delle scie chimiche” sono in grado di likare 100.000 volte in 15 minuti anche un’influenza intestinale, in forma di diario e di foto in diretta, se è per quello. Anche senza volerlo, ecco che ci tocca di subire supini tutte le frescacce da Basso Impero veicolate dai centomila imperatori mediatici. Come fai a ignorare i #ferragnez (col cancelletto) e tutti i nidi di mosche di notizie vacue che ogni giorno ti arrivano addosso? Devi trasferirti in cima a un monte senza internet e senza tv.

Siccome al peggio non c’è fine, ecco in arrivo The Ferragnez, la serie, su Amazon Prime. Forse Jeff Bezos ha ancora bisogno di fare grana, e quindi deve fare breccia sulle masse dilavate del fiume di Lete. Senza volerlo, ti ritrovi al servizio di chi distrusse e distrugge arti e mestieri, e i Ferragnez sono il simbolo della negazione dell’arte o di un mestiere. Il punto è che sulla negazione dell’utilità di studiare, di zappare, di portare lettere hanno costruito le loro fortune. Fortune a scartamento ridotto che non producono bellezze né cose da mangiare. La loro multinazionale è utile solo ai due titolari e al codazzo che forma quella petite court. Non ha neanche la funzione positiva di una pubblicità: non credo che Gucci abbia o abbia avuto successo grazie alle pagine Instagram dei Ferragnez. Certo, gli influencer sono virali peggio del Covid, quanto a contagiosità, ma sono anche inutili.

Il loro intrattenimento è poca cosa. Non sono come la pubblicità, che dava lavoro e creava. Anche Hollywood fabbrica-dei-sogni intratteneva, ma almeno anche oggi fa piacere vedere una bella serie o un bel film. Invece i #ferragnez sono una Hollywood in una stanza, che per giunta produce solo foto apparentemente banali e quotidiane. Sono dei meme per nessuno, anche se abbeverano gli orfani di Novella 2000 o i delusi da Chi (ma il primo era un settimanale di Alta letteratura, dove giornalisti con le palle confezionavano storie completamente inventate con una foto. Lo so, sono stato in quella redazione). E, inoltre, vuoi mettere l’utilità della Nutella, per la gola di tutti e per chi lavora alla Ferrero?

Com’era quella storia in cui le pecore sciocche correvano dietro alle balle del lupo cattivo, mentre i Tre porcellini (solo in tre) pensavano a difendersi e a nutrirsi invece di essere trasformati in prosciutti? Ecco, i follower temo siano inconsapevoli futuri prosciutti. Il problema non è essere dei “seguaci” di guru abbindola-babbioni, ma di essere consapevoli di come funziona la promozione tramite Instagram.


di Paolo Della Sala