La Sicilia è in “zona gialla”: ecco cosa cambia da oggi

lunedì 30 agosto 2021


Da oggi la Sicilia è in “zona gialla”. La misura si è resa necessaria per arginare i contagi da Covid. Perché l’isola vanta un doppio, triste, primato: è prima per “positivi” e ultima per vaccinati.  Nella regione ecco cosa cambia dopo l’ordinanza il 27 agosto scorso, firmata del ministro della Salute Roberto Speranza. Da oggi in Sicilia c’è l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto. Ma non è previsto coprifuoco. Si può entrare e uscire dalla regione in “zona gialla” ed è possibile raggiungere le seconde case fuori regione a prescindere dal colore della zona di partenza e di arrivo. Rispetto alla “zona bianca”, nessuna modifica alle funzioni del Green pass: il certificato verde consentirà l’accesso a ristoranti e bar al chiuso, dove torna il limite di 4 persone al tavolo, a meno che non si tratti di conviventi. All’aperto, il servizio può essere offerto a tutti. Il Green pass è necessario per l’accesso ad una serie di attività e servizi: piscine, palestre, centri termali, cinema, teatri, parchi a tema, congressi e fiere.

Come stabilisce inoltre l’ultimo decreto anti-Covid, negli impianti sportivi di una regione in “zona gialla” “la capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a mille per gli impianti al chiuso”.

L’ultimo bollettino mette in evidenza una situazione complicata: sono 1.369 i contagi registrati ieri, ancora una volta il numero più alto tra le regioni italiane. Registrati 10 morti: 1 il 28 agosto, 8 il 27 agosto e 1 il 26 agosto. In terapia intensiva, sono in cura 108 persone (4 in più rispetto a ieri). I pazienti in area non critica sono 914 (+21). Il dato dei guariti è pari a 864 persone. I tamponi molecolari processati sono stati 7092. I tamponi rapidi sono stati 6414. Tra le province, spicca Palermo con 343 casi.

Giuseppe Forlani, Prefetto di Palermo, denuncia all’Adnkronos, la situazione siciliana. “Le persone – sostiene – non vogliono più indossare la mascherina. Noi cerchiamo di essere presenti, soprattutto nelle zone dove è più alta l’affluenza di turisti, o nelle località balneari, o ancora dove si creano assembramenti per alcuni locali la sera. Ma non è semplice. In tanti ormai sono orientati a non indossare la mascherina, con l’equivoco di chi non la porta perché vaccinato”.

Forlani parla anche dei controlli. “Noi – dice – li facciamo sempre. Sono circa duemila i controlli al giorno, e oltre 50mila i controlli eseguiti solo ad agosto. È  evidente che in una città e una provincia come Palermo dove accadono episodi di ogni genere, le forze dell’ordine devono essere sempre presenti. I controlli vanno fatti nei locali, nelle attività economiche, cose che facciamo regolarmente”.


di Lia Faldini