Meno Cristo, più Papi

venerdì 27 agosto 2021


Bergoglio sta preparando una legge per far sì che i Papi possano andare in pensione. Non è escluso quindi che ci troveremo presto, per la prima volta nella storia, due Papi emeriti e uno in carica. Tre Papi. Era già successo di averne tre nello stesso anno nel 1978, ma non tre contemporaneamente. Quindi non vedremo più immagini commoventi di Papi che non si reggono più in piedi, come Giovanni Paolo II, in preda alla fatica della vecchiaia, che tengono fede al loro mandato come successori di Pietro.

Quando Benedetto XVI (che si definì un “riformista” egli stesso in una intervista su La Croix di 20 anni fa) rinunciò al suo incarico, dicendo di sentirsi “un umile lavoratore nella vigna del Signore” che aveva terminato il suo compito, ci fu un grande smarrimento nei fedeli, i cattolici rimasero “turbati”. Questa la parola più ricorrente dei tabloid di quei giorni.

Quando i Papi andranno in pensione, perché ci andranno – in quanto se Bergoglio decide, Bergoglio agisce – impareremo un’altra cosa che diventerà normalità. Non sarà più “morto un Papa se ne farà un altro”, frase che pronunciò in radio il collega Gianni Gennari quando morì Giovanni Paolo I, che fece storcere il naso ai vaticanisti e alla Rai, per la quale dovette dare spiegazioni, che lui diede giustamente e abilmente: “I Papi si succedono, ma Cristo rimane. Dovrebbe essere questo il sentimento dei cattolici, invece nella storia della Chiesa si è centralizzata la figura del Papa”. Quindi, in soldoni, in futuro avremo più Papi, molti più Papi, anche più Papi contemporaneamente.

@vanessaseffer


di Vanessa Seffer