Covid e il rimedio alla disoccupazione: licenziare

martedì 24 agosto 2021


Da un Paese lontano, gli Stati Uniti, giungono delle quasi profezie rovinosissime: avremmo qualche decina di settimane per evitare che centinaia di migliaia di contagiati quotidiani infestino e poi falcidino centinaia di migliaia di persone. Qualche mese e ne sorge la risaputa richiesta: vaccinatevi. Che la vaccinazione, diciamo, non elimina il contagio, non si dichiara. Piuttosto si ammette: è Anthony Stephen Fauci che fa tali affermazioni, che avremo varianti supreme, non afferrabili dai vaccini, trasmissibilissime, inferocite a morte. Che servirebbe vaccinarsi se ci troveremo in queste nuove condizioni? Lo saprà Fauci, giacché risulta incomprensibile difendersi con vaccini che ci lasciano indifesi riguardo a nuovi virus o varianti

Sull’altro “mistero”, che quanto più crescono le vaccinazioni crescono i contagi o non decrescono i contagi, evento gravissimo, ho anticipato e definito tale stranezza, che è semplicissima. Bastava dire e basta dire che i vaccinati sono contagiosi e si contagiano, che la loro malattia è scarsamente rovinosa, posto che sia vero. È una questione distinta. Vogliamo essere leali con noi stessi e con il prossimo? Il virus sopravviverà a tutti i vaccini e verrà inseguito dai vaccini “a posteriori”, ossia farà danni. Lo vulnereremo dopo che ha fatto danni, e quando accadrà ne sorgerà uno diverso o variato, che farà danni. Allora noi lo vulnereremo dopo che ha fatto danni, e questa orrenda prosecuzione nel tempo durerà finché non provvederemo alla prevenzione: cogliere il morbo all’inizio. Lo dico da sempre: educare a percepire i sintomi.

Esistono gli asintomatici, ebbene la scienza indaghi se possiamo e come possiamo percepire la malattia prima che il sangue coaguli. Assumere anticoagulanti stabilmente può servire? Mi inoltro in territorio non mio, ma la proposta di anticoagulanti fu avanzata ai primissimi annunci della malattia, e ne ho scritto da sempre: al suo cominciare la malattia è curabilissima, l’orientamento si è diretto ai vaccini, con i risultati che vediamo. Come risolvere il dramma dei contagi se i vaccini non eliminano i contagi è un dilemma che non si scioglierà certo ripetendo le vaccinazioni. Pare che saranno obbligatorie una volta l’anno ma sono certo che avverranno almeno due volte in un anno. Vedremo.

Cerchiamo di cogliere la tendenza dei fenomeni oltre i casi disparati. In un saggio esteso che uscirà a settembre domando: vi è una tendenza in questi fenomeni o sono eventi disorganici? Affatto. Esiste una tendenza. Quale? Rendere i vaccini strumento di dominio sociale. Non di salute? Non dico questo. Affermo che, siano o non siano strumento di salute, sono di certo strumento di dominio sociale. Come? Con la discriminazione tra vaccinati e non, come lo è stato tra bianchi e neri, ebrei ed ariani. Esagero? Per niente. Scacciare dal lavoro il non vaccinato è la massima discriminazione, il passo ulteriore è ammazzare. Ma il non vaccinato reca danno alla società! No, se mai a se stesso.

Eliminiamo questa falsità, poiché tutti siamo contagiabili, contagiati/contagianti: il non vaccinato reca danno eventuale a se stesso, la “sua” malattia potrà ucciderlo. Nessuno impedisce al fumatore di incancrenirsi ai polmoni, al bevitore di annegarsi il fegato. Ma fumatore e bevitore non sono contagiosi. Allora non è chiaro: il vaccinato in quanto al contagio è simile al non vaccinato. Differisce nella gravità del contagio. Questione diversa.

Torniamo ai licenziati: saranno il dramma del futuro. Uno Stato tanto protettivo dei cittadini, che prende così a cura la salute, dovrebbe anche rispettare chi non intende vaccinarsi. Non è il diavolo. È una persona che teme gli effetti del vaccino. È lecito che un cittadino possa angosciarsi al pensare una sostanza nel suo sangue idonea a causargli maleficio? Erra? I medici assicurano del contrario? Ma se io, in me stesso, nel mio sentire me stesso come individuo che sente il proprio sentire non sono disposto a vaccinarmi, perché costringermi?Come ho già scritto, si permette al cittadino di non combattere e non si consente di non vaccinarsi a chi non sente, teme, si angoscia a vaccinarsi? In nome di che, del contagio che suscito? Falso, anche il vaccinato contagia!

Allora, vacciniamo tutti! Sì, vedrete, saremo tutti obbligati a vaccinarci. Anticipo quel che avverrà: vaccinazione obbligata per tutti, anche i bambini, e licenziamenti. Quest’ultima circostanza permetterà il ricambio generazionale a costo nullo, il denaro degli stipendi dei licenziati verrà dato ai nuovi insegnanti. Ma sarà lo stesso per la classe operaia. Che la società assista a tali rovine morali oltre che esistenziali, di sopravvivenza, è ancor più rovinoso. Togliere il lavoro e la retribuzione. Ripeto, solo le società più dispotiche hanno compiuto questo delitto.

La ragione della difesa della salute è una astuzia. Se si difendesse la salute, dovremmo vaccinare tutti. Pensare, hanno stanziato, ossia spostato, ipotizzato, che dei supplenti sostituiranno i docenti. Ribadisco, la salute è un pretesto. No, vogliono eliminare docenti e operai per dare lavoro a chi non avrebbe lavoro togliendolo a chi lavora. Un nuovo modo per risolvere la disoccupazione: ti caccio a costo zero e assumo un altro, in fondo, a costo zero.

Vedremo situazioni pessime, pessima classe dirigente politica, pessima classe imprenditoriale, bisogna creare lavoro non disoccupare per occupare. Bisogna proteggere dalla malattia, non vaccinare e non impedire il contagio. Che insensatezza: mi vaccino, sono contagioso e mi contagio. E la società si salverebbe con tali rimedi e risolverebbe l’occupazione con tali giochi di carte truccate! Occorre risolvere il dramma dei contagi, non basta vaccinare! Bisogna risolvere la disoccupazione, non basta licenziare. E per finire: ma costa molto un tampone gratuito o un misuratore di salute qualsiasi!


di Antonio Saccà