Processate i responsabili prima che sia troppo tardi

venerdì 23 luglio 2021


Da quasi tre anni stiamo vivendo un incubo, sperando ogni mattina di svegliarci dopo un brutto sogno: siamo in attesa del processo, siamo in attesa di vedere cambiamenti positivi intorno a noi, speriamo nella giustizia e in un po’ di pace per il nostro cuore.

Purtroppo le notizie che provengono dalle nostre Istituzioni sono sconfortanti, negli emendamenti proposti dal ministro Marta Cartabia alla legge Bonafede (per ottemperare alle richieste europee di riduzione delle tempistiche dei processi) emergono elementi che destano grande preoccupazione. Queste proposte non sembrano andare nella corretta direzione, queste modifiche rischiano di portare all’estinzione perenne anche di processi complessi e di grande rilevanza come il nostro. Questi però non sono processi a “ladri di galline”: sono processi che possono elevare la nostra democrazia o affossarla.

Negli emendamenti in discussione per alcuni reati potranno essere concesse estensioni dei tempi del processo d’Appello e Cassazione ma purtroppo risulterebbero esclusi i reati più significativi del nostro processo: “disastro colposo” e “omicidio colposo plurimo”. Nel nostro caso il giudice non potrebbe quindi prolungarne i tempi, neanche considerando i numerosissimi imputati e vittime presenti e la conseguente complessità processuale. Ciò è paradossale e per noi gravissimo, riflettiamo anche sul principio costituzionale alla base della nostra democrazia che deve inequivocabilmente mantenere separati i tre elementi primari della nostra Repubblica: legislativo, di governo e giudiziario.

Per noi è demoralizzante pensare a questa ipotesi, immaginare il triste spettacolo dopo anni di lavoro degli inquirenti, della magistratura, l’impiego di fondi pubblici spesi per la gestione del processo, le battaglie per la giustizia, il rispetto della Carta costituzionale: tutto potrebbe finire in piccole bolle di sapone. Tutte le grandi tragedie italiane, con la prescrizione e questa norma, potranno continuare a consegnare lo scettro di impunità per reati gravissimi: è molto triste ma lo vediamo da troppi anni e in troppi casi.

Noi pensiamo che la necessità di abbreviare i processi sia sacrosanta per tutti, pensiamo che possano e debbano essere modificate le norme che contribuiscono ad allungare inutilmente i processi. Il processo deve essere snello con l’esame dei fatti in modo approfondito, imparziale e celere ma non si possono lasciare impuniti reati così gravi.

Pensiamo che questa proposta presti il fianco a numerose critiche anche da parte di autorevoli esperti del settore e non solo: le vittime hanno bisogno di giustizia, non di giustizialismo, devono essere trovati i colpevoli. La verità deve emergere, solo questo potrà dare dignità ai morti e ai vivi, cercando di porre rimedio al delinquere.

Noi chiediamo a gran voce che gli emendamenti proposti possano essere modificati e possano essere accolte le grandi perplessità, ci prepareremo a lottare contro queste norme e chiediamo a tutte le forze politiche in Parlamento di rivalutare attentamente queste proposte, che non possono essere la soluzione.

(*) Presidente Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi


di Egle Possetti (*)