Incostituzionale il blocco degli sfratti?

mercoledì 19 maggio 2021


La Corte costituzionale dovrà occuparsi della costituzionalità o meno del blocco delle esecuzioni di rilascio stabilito dai decreti legge 3.12.2020, n. 183 e 17.3.2020, n. 18. La questione di costituzionalità è stata formalmente sollevata dal Tribunale di Trieste con un’articolata ordinanza, la cui motivazione particolarmente approfondita è stata stesa dal giudice delle esecuzioni dottor David Di Paoli Paulovich.

La questione è stata sollevata in relazione agli artt. 3 (eguaglianza dei cittadini avanti la legge), 24 (possibilità di tutti di agire in giudizio), 42 (riconoscimento della proprietà privata), 47 (tutela del risparmio), 77 (emanazione di decreti da parte del Governo) e 117, comma 1 (potestà legislativa), con particolare riferimento alla sospensione di provvedimenti di rilascio anche per situazioni estranee all’emergenza sanitaria quali le situazioni di morosità relativa al mancato pagamento del canone alla scadenza e che si siano verificate anteriormente al manifestarsi della pandemia. La costituzionalità dei provvedimenti è stata contestata anche nella parte in cui, prevedendo ipso iure la sospensione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, impedisce ai giudici delle esecuzioni di delibare e valutare, mettendole a raffronto comparato, le distinte esigenze del proprietario rispetto a quelle dell’occupante ai fini del decidere se disporre o meno la sospensione.

L’ordinanza contesta anche il fatto che vi fossero le ragioni richieste dalla legge per legiferare in via d’urgenza e fa notare che la Corte europea ha già avuto modo di censurare, fin dal 2002, i ritardi e la dilazione dell’esecuzione del rilascio degli immobili in Italia e che “appare dunque illegittimo il disporre con legge la ritardata dilazione dell’esecuzione di provvedimenti giurisdizionali di rilascio degli immobili (anche) per situazioni estranee all’emergenza sanitaria e senza tenere nel minimo conto i legittimi diritti del proprietario pur se incisi dall’emergenza medesima.

Resta solo da dire – pateticamente, per la nostra classe politica e per la Giustizia – che addirittura già nel 1984 la Corte costituzionale disse di soprassedere, ma per l’ultima volta, alla dichiarazione di incostituzionalità di proroghe e blocchi locatizi.

(*) Presidente Centro studi Confedilizia


di Corrado Sforza Fogliani (*)