venerdì 2 ottobre 2020
Giordana da Enna ha scritto alla rubrica “L’Opinione risponde” (l[email protected]) per avere maggiori informazioni sulla “fosfatidilcolina”, un complesso consigliato dal proprio medico cardiologo per la riduzione delle concentrazioni ematiche di colesterolo, che danno origine all’ipercolesterolemia. Da qualche tempo la nostra lettrice soffre di questa patologia, che sta cercando di superare anche grazie ad una dieta apposita.
A tal proposito abbiamo contattato il dottor Mario D’Aleo, che così ha risposto: “La fosfatidilcolina è un fosfolipide conosciuto e studiato da molto tempo. È abbondantemente rappresentato in natura e introdotto quotidianamente nell’organismo umano attraverso vari alimenti (in particolare lecitina di soia, fegato e tuorlo d’uovo). La funzione nutrizionale è molto importante, in modo particolare come supplemento dietetico volto ad abbassare i valori del colesterolo ematico (ipercolesterolemia) ed a migliorare l’efficienza epatica e neurologica. Rappresenta uno dei principali componenti della membrana plasmatica cellulare. Negli anni ha suscitato crescente interesse sia in ambito clinico (azione neuro-epato-protettiva), sia in medicina estetica, come potenziale rimedio mesoterapico nel trattamento delle adiposità localizzate”.
Indicazioni
La corretta assunzione di fosfatidilcolina si rivela molto utile in vari casi.
1) Nel preservare una corretta funzionalità epatica;
2) Nel controllo del decorso clinico di alcune malattie neurologiche come il morbo di Alzheimer;
3) Nel coadiuvare specifiche terapie antitumorali;
4)Nel coadiuvare il miglioramento di alcune condizioni patologiche come nel caso delle discinesie;
5)Nel trattamento di inestetismi cutanei e di adiposità localizzate, se somministrata per via mesoterapica.
Proprietà ed efficacia
Tale sostanza si è rivelata un ottimo agente epato-protettore in particolar modo nel trattamento delle discinesie tardive (disturbi neurologici).
Fosfatidilcolina e patologie neurologiche
Sono interessanti a tal proposito alcuni recenti ed eminenti studi, effettuati in pazienti affetti da Alzheimer.
Fosfatidilcolina e ipercolesterolemia
Diversi studi sperimentali e clinici, nel corso degli anni, avrebbero dimostrato l’efficacia della fosfatidilcolina nel ridurre la concentrazione ematica di colesterolo mediante un meccanismo d’azione diretto. Avvallando di conseguenza l’ipotesi di un potenziale ruolo cardio protettivo della fosfatidilcolina medesima.
Fosfatidilcolina e cellulite
L’impiego della fosfatidilcolina nel trattamento delle adiposità localizzate è piuttosto recente. L’iniezione intra adiposa, mediante tecniche mesoterapiche (lipodissolve), di fosfatidilcolina e di altri principi attivi come la carnitina, si sarebbe rivelata particolarmente efficace nel trattamento di accumuli adiposi localizzati, poco responsivi al trattamento dietetico. È una procedura a bassa invasività, seguita da lievi reazioni flogistiche (spesso assenti), dovute alla tecnica operativa mediante iniezione. Tale procedura è comunque controindicata in pazienti minorenni, donne in gravidanza o durante allattamento, in soggetti con diabete grave e/o scompensato, soggetti con malattie infettive o immunodepressi, soggetti allergici alla soia, in presenza di insufficienza epatica o renale, obesità, disturbi della coagulazione e/o alterazioni mestruali.
di Federica Pansadoro