Allarme

giovedì 27 giugno 2019


Parliamo spesso di libertà, coscienza e onestà, ma dentro molti di noi dimora un mostro sempre pronto a venire fuori.

C’è in corso una crisi che rischia di superare tutte le altre e di portarci in un’emergenza da apocalisse. L’essere umano si allontana dal senno e diventa sempre più nervoso, arrogante, violento, insofferente, presuntuoso e costantemente propenso alla minaccia.

Si tratta di un atteggiamento molto pericoloso che, già causa di una diffusa serie di disgrazie, c’induce stupidamente a urlare le nostre convinzioni, quali infallibili. Inoltre, alla gravissima accennata “moda”, si aggiunge una sorta di posizione culturale decisamente deleteria che affianca al nervosismo, all’aggressività e alla boria, un’interpretazione della libertà tanto rischiosa quanto incapace di testimoniare intelligenza. Si è spesso nervosamente pronti a insultare, minacciare, aggredire e sputare sentenze idiote. Basta una trasmissione televisiva, per vedere ospiti che sbraitano e si sovrappongono fino a non fare capire più nulla, oppure il nervosismo di certi battibecchi per strada o gli eccessi nei social.

La presunta obiettiva verità dei fatti e delle cose è ormai un assolutismo soggettivo, in base al quale si è portati a imporre arrogantemente la propria verità, come universale. Consideriamo la nostra libertà di pensiero come infallibile e diretta emanazione divina. Non tolleriamo più nulla e riteniamo il nostro senso del giusto, come globalmente giusto. Dall’ambiente ai mutamenti climatici, dalla povertà alla disonestà, dalla prepotenza criminale all’ingordigia delle istituzioni e quant’altro, noi siamo circondati da mille guai, ma il nervosismo, la minaccia, l’insulto e la violenza che sono entrate a fare parte del nostro quotidiano, non ci permettono di risolvere nessuno dei guai che ci circondano.

Arroganza e presunzione ci hanno trasformato in idioti cattivi ed egoisti e, finché sarà così, non potremo avere alcuna capacità di affrontare e risolvere i  problemi. La soluzione dei nostri guai è dipendente dalla possibilità di capire; ma, sempre più legati alla violenza che adottiamo per sostenere le nostre ragioni, noi ci allontaniamo inesorabilmente dalla conoscenza e dalla possibilità d’interpretare oggettivamente la realtà.

Siamo come seduti su una polveriera e credere che la libertà sia la libertà di farneticare per imporre ogni ignoranza e prepotenza, ci porta verso la guerra e il caos  universale. Stiamo interpretando la libertà in modo errato e pericoloso; essa dovrebbe indurre all’uso dell’intelligenza per trovare equilibrio e buonsenso, invece è diventata becera attuazione dell’arroganza e dell’anarchia che portano a considerare le proprie visioni come assolute.

La politica gestisce la vita sociale e dovrebbe affrontarne i problemi, ma il popolo, anzi i popoli, stanno affidando la gestione della politica a personaggi sempre più ignoranti e spacconi; ci si creda o no, questi personaggi portano il mondo verso una sorta di lite universale. Riavranno voce quanti sanno vedere e capire, ma intanto si astengono per non partecipare all’odierno stupido bailamme?


di Giannantonio Spotorno