giovedì 22 febbraio 2018
A Roma si incontrano i capi delle amministrazioni doganali di Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Belgio. Qual è il ruolo delle dogane nel controllo della frontiera europea e nel contrasto ai traffici illeciti e alle frodi. È questo il tema del vertice di oggi, che si tiene nell’Agenzia delle dogane e dei monopoli della capitale.
Sono presenti, oltre al presidente italiano dell’Adm Giovanni Kessler, i suoi omologhi Rodolphe Gintz, Pilar Jurado Borrego, Helena Maria José Alves Borgese e Kristian Vanderwaeren.
“L’obiettivo − si legge in una nota − è rafforzare questa missione di sicurezza e tutela della salute dei cittadini. I partecipanti hanno manifestato la necessità di dare maggiore impulso alle sinergie tra Stati membri, sostenendo a livello comunitario un rafforzamento degli strumenti e dei finanziamenti in materia”.
Il fine è quello di “condividere le buone pratiche, specie sul versante dell’innovazione e della digitalizzazione. Tra queste, anzitutto, l’utilizzo nei porti e negli aeroporti europei di strumenti all’avanguardia come gli scanner di ultima generazione, con l’obiettivo di utilizzarli per il controllo del cento per cento delle merci”.
Per Giovanni Kessler, “oggi è stato fatto un passo avanti in direzione di una maggiore integrazione. Dobbiamo superare la frammentazione e agire uniti per creare una dimensione europea delle dogane. L’Europa ha una sola frontiera e un’unica legislazione in materia. Che esistano invece 28 amministrazioni doganali differenti, con procedure assai diverse tra loro, è una contraddizione non più sostenibile. Le sfide di sicurezza e legalità dei nostri Paesi richiedono una risposta forte e comune”.
di Redazione