lunedì 22 dicembre 2025
Serial Griller
Alla mia età, riesce difficile scavalcare la vasca e prendere una doccia tutti i giorni. Infatti, la saponetta mi dura più del dovuto. Fortuna che la mia vegliarda coticata epidermide non emana cattivi odori, neppure dopo lunga assenza dall’acqua dolce. Del resto, preferisco, anche d’inverno, bagnarmi in acqua salmastra. Da pigrone militante, la barba me la rado solo sei volte al mese, mentre per le unghie dei piedi, dato che inchinarsi agevolmente è roba di vent’anni fa, aspetto l’anima pia disposta a spuntarmele. Temo, perciò, di essere sottratto al mio habitat e rinchiuso in casa famiglia geriatrica da solerti assistenti sociali e presuntuosi diplomati in psicologia, disciplina che insieme alla sociologia, mi dicono abbia arrecato più danni alla religione della libertà e all’umanità di Tomàs de Torquemada.
Rivolgermi alla Corte d’Appello dell’Aquila per essere restituito alla mia pur desertificata vasca da bagno? Gli amici mi esortano, in luogo dello sciocca, insana fiducia verso le toghe, a votare “Sì” al referendum della giustizia. Dopo aver contribuito al potente calcio popolare in culo ai condannatori di Salvatore Gallo, di Enzo Tortora e altri centinaia di innocenti, colpevoli d’essere colletti bianchi, cioè, kulaki e non compagni vandali o proPald, mi sentirò pulito, igienizzato e profumato. Se il calcio si abbatterà anche sul culo dei servitorelli massmediatici che fecero carriera soltanto per meriti di forcaiolismo reiterato, allora la mia pelle risulterà incipriata e odorosa di pino silvestre Vidal.
di Lapo Levil