Dell’ordine democratico e della curiosità

mercoledì 3 dicembre 2025


A proposito dell’ultima polemica sull’editoria “apologetica” del fascismo

Domani apre i battenti Più libri più liberi, la oramai consueta fiera nazionale della piccola e media editoria. Nell’attesa, divampa la polemica sulla partecipazione alla manifestazione di Passaggio al Bosco, editore che nel suo sito si definisce “dissidente” ma è accusato di perseguire un “progetto apologetico” dei fascismi europei novecenteschi in una lettera aperta (firmata da diversi intellettuali) all’Associazione italiana editori, responsabile dell’assegnazione degli spazi all’interno della fiera. Passaggio al Bosco sarebbe così responsabile di apologia del fascismo, che, ricordo, è un reato. Se così è, i firmatari di quella lettera non dovrebbero limitarsi a chiedere all’Aie di impedire l’apertura dello stand di Passaggio al Bosco ma dovrebbero denunciare quest’ultima alle autorità competenti e pretendere che non solo questa ma tutte le case editrici della galassia “apologetica” neofascista chiudano i battenti.

Oppure potrebbero fare un’altra cosa, vale a dire coltivare la curiosità. Confrontarsi con l’altro da sé, di più, con l’irriducibilmente altro da sé, che, a mio parere, l’uomo di cultura, più che concepirsi uomo d’ordine, per quanto democratico, antifascista e politicamente ineccepibile possa essere quell’ordine, dovrebbe rivelarsi incapace di resistere alla tentazione di gettare uno sguardo al di là dei propri giardini fioriti, di mettersi lui sulle tracce del barbaro e di frequentare le bettole più equivoche. “Le brave ragazze vanno in Paradiso, le cattive dappertutto”, scriveva Ute Ehrhardt. Penso che l’intellettuale debba essere una ragazza cattiva.


di Luca Tedesco