martedì 2 dicembre 2025
Forza Italia pensa al futuro e registra un’inedita sintonia tra Antonio Tajani e Marina Berlusconi. La settimana scorsa il segretario ha incontrato a Milano la figlia del fondatore del partito. I due si vedono periodicamente, e da più parti si assicura che la sintonia è totale, non intaccata dai malumori di alcuni forzisti del Nord che da tempo criticano quella che qualcuno definisce “l’impostazione alla romana” data da Tajani a Forza Italia. Questo faccia a faccia è giunto al termine di una tornata di elezioni regionali e all’inizio della sfida verso il referendum sulla giustizia: e forse non è un caso che ora il segretario abbia nominato il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, coordinatore della campagna referendaria forzista per il “Sì”. Come raccontano fonti informate, però, l’incontro fra Marina Berlusconi e Tajani è avvenuto anche dopo una serie di consultazioni interne ai piani alti del partito. Ragionamenti da cui è emersa l’indicazione che vanno fatti crescere i vicesegretari, Deborah Bergamini, Alberto Cirio, Stefano Benigni e Roberto Occhiuto. Quest’ultimo si è appena imposto alle Regionali ottenendo il bis da governatore, e nelle ultime settimane più di una volta ha evocato la necessità di “rafforzare la vocazione liberale” di Forza Italia, parole d’ordine rispecchiate dall’evento del 17: più libero mercato, più attenzione ai diritti civili, più coraggio sull’immigrazione, in sostanza i suoi input.

Sostenuti dalla convinzione che, in uno scenario di stabilità, con un governo di centrodestra forte, sia necessario provare ad alzare l’asticella, anche con proposte che possono sembrare impopolari nell’immediato ma che nel lungo periodo possono pagare. In questa prospettiva, l’idea di Occhiuto, cosentino di 56 anni, ex parlamentare e capogruppo alla Camera nel 2021, è dare un contributo sempre più significativo al partito a livello nazionale. Valutazioni di altro genere, si ragiona in ambienti azzurri, saranno d’attualità solo più avanti. Magari dopo le elezioni politiche, che apriranno la fase verso l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Intanto, si profila il varo di una possibile nuova corrente interna al partito capitanata proprio dal presidente della Regione Calabria. Il battesimo potrebbe coincidere con l’incontro del 17 che andrà in scena a Palazzo Grazioli: In libertà. Pensieri liberali per l’Italia. Sono annunciati, tra gli altri, anche il giornalista di Mediaset Nicola Porro e l’ad di Tim Pietro Labriola. Titolo, luogo e tempistica dell’incontro, organizzato dalla società di comunicazione di Andrea Ruggieri, in passato responsabile della comunicazione televisiva di Silvio Berlusconi, hanno fatto pensare a molti a un trampolino di lancio per una delle anime all’interno del partito guidato da Antonio Tajani.
di Manlio Fusani