venerdì 21 novembre 2025
I russi attaccano, ha spiegato Guido Crosetto, Ministro della Difesa.
#Albait lo spiega da tanto.
L’attacco si basa su parole abituali: solidarietà, internazionalismo, autodeterminazione dei popoli. Ma a favore degli imperi e dei terroristi. La democrazia, il liberalismo, il rispetto sono descritti come attitudini “decadenti”.
Decadenti? Ma per carità!
La nostra Europa è l’area del mondo più ricca e con la ricchezza più diffusa.
La trattiamo male, ma andiamo a Lisbona, Parigi o Varsavia con regole, moneta, aspettative di poter lavorare, come se fossimo a casa. Perché siamo a casa. La comune cultura democratica europea si basa su valori politici comuni e irrinunciabili. Essi costituiscono una scala dei bisogni parallela a quella di Maslow.
Il rispetto per la vita umana, la sua intangibilità, sono la base. Poi ci sono la libertà individuale, la dignità, il dovere di non apportare danno agli altri. Il risultato intermedio è la democrazia. Ad essa aggiungiamo i concetti di nazione e patria, del diritto sostanziale, dei diritti positivi. La pensione, la casa, l’istruzione, la cura della persona. Persino, la crema antirughe, non solo le cure mediche. Abbiamo abitudini pratiche e etiche socialdemocratiche e liberali.
Il nostro difetto? Sprechiamo troppo denaro. Senza corruzione e lassismo, avremmo più libertà.
Le armi sono inutili, nel nostro Paese Europa. Perché libertà e pace vanno a braccetto.
Chi usa le armi? La Russia. Ci minaccia direttamente, ha spiegato Crosetto.
I russi hanno alleati: iraniani, islamisti, anche palestinesi, nord coreani, regimi sudamericani, houthi, milizie nigeriane o sudanesi, tra gli altri.
In Ucraina sparano missili e bombe, in Italia sparano a balle incatenate. L’obiettivo è creare sfiducia. I russi usano spie e cellule infiltrate. Quando gli attacchi colpiscono trasporti, sanità, informazione. Un nemico interno rilancia la notizia e la cavalca. Fa il gioco di Mosca. Mosca sostiene i veri partiti neonazisti europei, ma accusa di nazismo Ucraina e democrazie europee.
Questo blocco politico eterogeneo si dichiara pacifista quando si tratta di Ucraina ma invoca violenza inaudita quando si tratta di Israele o Palestina. Lega, Cinque Stelle, verdi, comunisti, destra di Fiore e Rizzo, vivono nello stesso corto circuito. Sembra che un filo russo li unisca.
Spezziamo quel filo, difendiamo l’Ucraina e l’Europa che deve nascere.
La difesa politica e militare della quale abbiamo bisogno si chiama Europa. Non l’attuale Unione, vincolata dall’unanimità. Occorre l’Europa che non c’è. Quella dove i sovrani siamo noi cittadini. Oggi in Europa sono sovrani i governi. Noi vogliamo istituzioni elette dai cittadini.
Un’Europa, innovativa, patria di tutti, basata sui valori del diritto privato e civile, nemica della sharia e dell’arbitrio. Se non nascerà subito questa Europa, il nemico farà tuonare presto i suoi cannoni contro Vilnius, Varsavia o Ancona. L’Europa sovrana è il potere di cui abbiamo bisogno per paralizzare i cannoni nemici. Il sovranismo europeo garantisce la difesa a costi costanti, e garantisce libertà e pace. I finti sovranisti filorussi predicano sottomissione e sono alleati dei jihadisti.
L’Europa sovrana è un buon affare. Grazie ad essa non dovremo combattere un solo giorno, non pagheremo extra e saremo ancora liberi, laici, liberali e socialdemocratici come ci piace.
di Claudio Mec Melchiorre