Da dove si esce?

mercoledì 8 ottobre 2025


Un giorno dopo il 7 ottobre e due anni dopo il 7 ottobre 2023 ci ritroviamo tutti peggiori. Ormai il sistema binario da social ha preso il sopravvento sulla nostra capacità di analizzare gli avvenimenti, e in più ci siamo scoperti completamente a digiuno in materia di storia. Siamo conformisti, abbiamo paura di esprimere un’opinione che non sia come quella degli altri. Effetto Facebook. Crush celebrale di chiunque sia sotto i sessanta (sopra ci pensano quelli dell’Anpi!). Le piazze sono piene di gente tutta uguale, tutti scandiscono poche parole, semplici. Come se fossero su Marte. Ogni weekend si organizzano lunghi fine-settimana, chiamiamola ormai “settimana corta” che a Maurizio Landini piace di più. Gridano uno slogan, lo stesso da nord a sud, pure nei campus americani dei milionari. Tipo quello dove hanno ucciso uno che non diceva le stesse cose.

Si comincia così. Anzi, si finisce così. Lo hanno scritto George Orwell, Ray Bradbury, José Ortega y Gasset e pure Alberto Moravia con Gli Indifferenti e Il Conformista. Poi graziano Ilaria Salis per un voto (l’avrei fatto anche io, perché non manderei nessuno in galera e sono garantista, ma per certi casi ho l’amaro in bocca), si lamentano che non possono fare i ricchi con i soldi dei contribuenti, fanno i produttori non di film ma di tasse, e poi alla fine il campo largo perde le elezioni nelle Marche e in Calabria. Due in una settimana. Ma ritorniamo all’inizio.

C’è voluta una tragedia per farci tirare fuori tutto il peggio di noi (non è bastato il Covid, non basta la guerra in Ucraina). Odiosi. Invidiosi. Omertosi. Tristi. Brutti e antipatici. Analfabeti e pure cinici. Diciamocelo. Siamo antisemiti! O forse neanche, siamo semplicemente menefreghisti e andiamo in piazza per dire le cose che si dicono nei collettivi delle scuole medie. Di più non sappiamo fare. La politica? Macché. Francesca Albanese si alza e va via appena qualcuno nomina Liliana Segre. Enzo Iacchetti, il comico, si fa afferrare per matto e grida “intifada” in tivù per fare un po’ di audience. Pure Carmen Consoli e Fiorella Mannoia. Quanti guai che combinano, gli artisti falliti! Donald Trump, invece, sta per fare un miracolo! Invece di gridare “pace” sta cercando di farla sul serio! E noi qui, ormai smascherati. Come la Flotilla.

Intanto Roma verrà chiusa in un recinto blindato, una Ztl pazzesca. Qualcuno sa da che parte è l’uscita?


di Massimo Ricciuti