Regionali, La Russa: “Veneto alla Lega e la Lombardia a Fdi”

mercoledì 24 settembre 2025


Ignazio La Russa interviene nel dibattito sulle Regionali. Il presidente del Senato sostiene che l’accordo nel centrodestra è possibile. “Oggi come oggi si parte senza percorsi obbligati. Non è un obbligo il civico, non è un obbligo il politico”. La Russa lo spiega in un’intervista al Corriere della Sera. Ma la riflessione del plenipotenziario di Fratelli d’Italia prende le mosse dal percorso per trovare il candidato sindaco a Milano in vista delle elezioni del 2027. “Vista l’importanza di Milano è giusto che la proposta parta dalla città. Sono convinto che la scelta non debba essere affidata a un vertice nazionale, anche se è corretto che la parola finale sia dei leader della coalizione”. Nomi di civici ne sono circolati come l’ex rettore del Politecnico Ferruccio Resta che ha declinato. “A oggi, il civico non è emerso. Non perché non mi piaccia, ma perché non lo vedo emergere”, inoltre secondo La Russa la personalità civica “deve essere già nota, conosciuta”. Il presidente del Senato ha detto che gli piacerebbe la discesa in politica dei figli di Berlusconi.

“Sì, anche se probabilmente nessuno di loro è disponibile. L’ho detto come esempio perché hanno respirato l’aria della politica, hanno una grande professionalità, hanno un nome. Requisiti indispensabili per qualsiasi candidato che voglia avere chance di vittoria”. Lega e Forza Italia stanno facendo scudo contro l’ipotesi di Maurizio Lupi. “Non credo che si possa trattare di timore di competizione elettorale perché Lupi è di centro tanto quanto Forza Italia”, spiega La Russa. “Semmai, Antonio Tajani si augura di trovare lui un buon civico capace e con forti probabilità di vittoria. Me lo auguro. Se lo troviamo sono d’accordo con Tajani”. Escluso invece il nome di Giovanni Bozzetti “perché ha un compito da svolgere che è quello di presidente della Fondazione Fiera”. Quanto alle Regionali, il punto di equilibrio potrebbe essere il Veneto alla Lega e la Lombardia a Fratelli d’Italia. “Potrebbe, non lo escludo. Ma non per un baratto. In Veneto Fratelli d’Italia ha ottimi nomi, ma ce li ha anche la Lega. In Lombardia, se si eliminano i nomi dei ministri, le personalità di FdI sono prevalenti. Se poi Matteo Salvini o anche Giancarlo Giorgetti dicono che vogliono fare il presidente di Regione, ci pensiamo”, evidenzia.  Quello di Carlo Fidanza “è un ottimo nome ma ce ne possono essere anche altri. Aspettiamo”. E per quanto riguarda un anticipo delle Regionali al 2027 La Russa dice “me lo auguro. Anche per ragioni di semplicità del voto”.


di Manlio Fusani