venerdì 19 settembre 2025
Chi più ne ha, più ne metta. Manifestazioni, presidi, sit-in e adunate. Roma si appresta a vivere un venerdì, 19 settembre, molto impegnativo sotto il profilo della sicurezza, con diverse zone della Capitale che oggi saranno interessate da vari appuntamenti, tutti con l’obiettivo di dare il proprio sostegno a Gaza e alla Global Sumud Flotilla, la crociata progressista partita verso la Terra santa. Il primo appuntamento è fissato alle 11.30 in piazza dei Cinquecento, dove i promotori dello sciopero generale e della manifestazione romana presenteranno in conferenza stampa le iniziative della prossima settimana, tra cui lo sciopero nazionale previsto per il 22 settembre. Alla presentazione prenderanno parte i movimenti studenteschi di sinistra, i portuali del Calp di Genova, l’Usb, i centri sociali, il movimento per la casa e il Global Movement to Gaza. Nel pomeriggio, alle 18, il corteo si sposterà al Pantheon per il presidio dal titolo abbastanza eloquente “Fermiamo le complicità del governo con il genocidio in Palestina – Israele pericolo per il mondo – con la Flotilla mobilitiamoci verso lo sciopero generale”. All’iniziativa hanno aderito forze politiche e associative come Potere al popolo, Partito comunista italiano, Partito socialista, comitato Pace e non più guerra, Donne de borgata, Macchia rossa, Rete no war, Ecoresistenze, Statunitensi per la pace e la giustizia, Balia dal collare, Pietralata unita, l’associazione dei palestinesi in Italia, il comitato per la solidarietà con la Palestina, Arci, Osa, Cred, Osservatorio repressione, Rete dei comunisti, Cambiare rotta e Usb.
Maurizio Landini invece scavalca, ancora una volta, a sinistra il Partito democratico, che non figura tra i patrocinanti del venerdì di stop per la Capitale. La Cgil Roma e Lazio ha proclamato uno sciopero regionale di quattro ore “da effettuarsi alla fine di ogni turno di lavoro per tutti i lavoratori dei settori privati”, con presidio fissato alle 15 a Montecitorio insieme ad altre sigle sindacali. Una mobilitazione che, spiegano i promotori, “nasce dall’urgenza di fermare l’invasione israeliana a Gaza e il genocidio del popolo palestinese”. Tra gli aderenti figurano anche Emergency e Avs Roma e provincia. Alleanza verdi e sinistra ha invece convocato “una mobilitazione collettiva” in 18 piazze della città, “che dalle 18 alle 20 si uniranno in forme diverse per chiedere di fermare le relazioni economiche, commerciali, culturali e militari con Israele ai comuni di Roma e della provincia, e al Governo, per dare un segnale e accelerare la fine di questo genocidio in Palestina”. Le aree individuate spaziano da piazza dell’Emporio a Cipro (stazione Metro A), fino alle fermate della Metro B di piazza Bologna, Laurentina e Jonio, oltre a Largo Beltramelli, Pigneto, piazza Don Bosco, Largo delle Sette Chiese, piazza Anco Marzio (Ostia), Largo Ravizza, piazza Irnerio e piazza Clemente. Un’agenda fitta di eventi che renderà la Capitale blindata, con un apparato di sicurezza messo alla prova a meno di due giorni dal derby Lazio-Roma, altra sfida delicata per l’ordine pubblico, e la parte due della manifestazione prevista per lunedì prossimo. Con annesso sciopero dei mezzi.
di Eugenio Vittorio