venerdì 12 settembre 2025
Altra settimana senza candidato, Decaro vola ed Emiliano prepara la sua mossa
Un’altra settimana si è conclusa senza un candidato unitario per il centrodestra in Puglia, e lo scenario politico regionale si fa sempre più complesso e incerto. Il tavolo romano, che avrebbe dovuto partorire la quadra, è saltato nuovamente, lasciando i partiti della coalizione in una palude di divisioni e veti incrociati. Un dramma politico che si consuma mentre il tempo stringe, le elezioni regionali si avvicinano e l’ombra di un astensionismo devastante si allunga sulla regione.
IL CENTRODESTRA SENZA BUSSOLA: NOMI BRUCIATI E ACCORDI MANCATI
La cronaca degli ultimi giorni è un bollettino di guerra per il centrodestra pugliese. Nessun nome forte è riuscito finora a mettere d’accordo Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, le anime di una coalizione che sembra incapace di trovare una sintesi. I nomi circolati, molti dei quali di alto profilo, sono stati bruciati uno dopo l’altro da veti incrociati e resistenze interne ai partiti. Un gioco al massacro che sta lasciando il campo aperto agli avversari e sta frustrando la base elettorale.
Si è parlato di figure tecniche, di esponenti della società civile, perfino di ritorni a sorpresa. Ma ogni tentativo è naufragato di fronte alla rigidità delle posizioni, in un balletto di tatticismi e calcoli politici che antepongono gli interessi di parte a quelli della coalizione. La sensazione diffusa è che manchi una leadership autorevole in grado di imporre una linea e di ricucire gli strappi.
DECARO VOLA NEI SONDAGGI: IL CENTROSINISTRA SFRUTTA L’IMMOBILISMO AVVERSARIO
Mentre il centrodestra si sfilaccia, il centrosinistra osserva con attenzione e sorride. I sondaggi attuali danno il sindaco di Bari, Antonio Decaro, nettamente in vantaggio, accreditato di un consenso che sembra inarrestabile. La sua popolarità, costruita su anni di amministrazione cittadina e su una riconoscibilità a livello nazionale, lo rende un avversario temibile.
Il centrosinistra, forte di un candidato già rodato e unito, sta sfruttando al massimo l’immobilismo degli avversari, presentandosi come l’unica alternativa credibile e coesa. La narrazione di un centrosinistra “che lavora” contro un centrodestra “che litiga” sta prendendo piede, con il rischio di influenzare in maniera determinante l'opinione pubblica.
IL FATTORE EMILIANO: L’OMBRA DEL PRESIDENTE EMERGE CON FORZA
Un elemento di grande incertezza e potenziale ribaltamento degli equilibri è rappresentato dalla figura del presidente uscente, Michele Emiliano. Pur non potendo ricandidarsi per un terzo mandato consecutivo, Emiliano non è affatto fuori dai giochi. Anzi, le voci di corridoio e le analisi politiche indicano che sta costruendo una “lista forte” a suo nome, capace di raccogliere un consenso significativo e di condizionare in maniera determinante la prossima maggioranza in Consiglio regionale.
Questa lista, che potrebbe attrarre sia voti di scontento dal centrosinistra che dal centrodestra moderato, rappresenterebbe un vero e proprio “partito personale” di Emiliano, in grado di fungere da ago della bilancia e di negoziare posizioni chiave all’interno della futura coalizione di governo. Una mossa che potrebbe rimescolare le carte e rendere ancora più imprevedibile l’esito finale.
IL DRAMMA DEL VOTO DI SCAMBIO E IL RISCHIO ASTENSIONISMO
A questo quadro già complesso si aggiunge la preoccupazione, sempre viva in Puglia, per il fenomeno del voto di scambio. Una piaga sociale e democratica che, in passato, ha inficiato la credibilità delle elezioni e ha minato la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Le recenti inchieste giudiziarie hanno riacceso i riflettori su questo rischio, e l’assenza di un dibattito politico sereno e focalizzato sui programmi potrebbe favorire infiltrazioni e tentativi di condizionamento illecito del voto.
In questo contesto di incertezza, divisioni e mancanza di proposte chiare, il rischio di un nuovo, devastante astensionismo è altissimo. Molti cittadini, delusi dalla politica e sfiduciati dalla capacità dei partiti di rappresentare i loro interessi, potrebbero decidere di non recarsi alle urne. Un disimpegno che minerebbe ulteriormente la legittimità del processo democratico e lascerebbe spazio a derive populiste o a minoranze agguerrite.
UNO SCENARIO INCERTO A FINE NOVEMBRE
A fine novembre, la Puglia si trova di fronte a uno scenario politico in bilico. Il centrodestra sembra incapace di darsi una guida, il centrosinistra ha un candidato forte ma deve fare i conti con l’ombra lunga di Emiliano, e sullo sfondo si stagliano i fantasmi del voto di scambio e dell’astensionismo. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se la Regione riuscirà a trovare una via d’uscita da questa impasse, o se sarà condannata a un’altra stagione di instabilità e incertezza.
di Alessandro Cucciolla