giovedì 4 settembre 2025
Alessandro Cattaneo promuove la coalizione di centrodestra in Veneto. Con un distinguo: “Niente Lista Zaia”. Il responsabile dei Dipartimenti di Forza Italia, in una intervista al Resto del Carlino, sostiene che sia “finita la stagione delle liste civiche: oggi serve rafforzare i partiti nazionali che sostengono un Governo stabile. Bisogna unire, non frammentare: ecco perché vedrei positivamente una candidatura di Luca Zaia nella lista della Lega”. Poi spiega: “La situazione si sbloccherà anche da noi. Il Veneto esce da un’esperienza di Governo importante, sotto la guida di una figura di peso nazionale come Zaia. È naturale che la scelta del candidato richieda riflessione. Ma non è vero che a sinistra hanno risolto tutti i problemi. Vedo nervosismo in Puglia, in Campania, e ovunque si voti. Per loro è la prima prova del campo largo, per il centrodestra è un’abitudine andare insieme”. Gli viene chiesto perché Forza Italia non vuole un candidato leghista nel Veneto.
“Nessuno ha mai messo veti: abbiamo chiesto semplicemente un confronto a 360 gradi. Allargare il perimetro spesso aiuta a trovare soluzioni condivise”. Ma quale partito dovrebbe esprimere un candidato? “Tifo sempre per la mia squadra: Forza Italia ha profili all’altezza, a cominciare da Flavio Tosi. Ma capisco la posizione della Lega che non vuole perdere il Veneto. Ha pulsioni autonomiste fortissime, anche più della Lombardia, per loro è una regione strategica. Comprenderei anche una eventuale scelta di Giorgia Meloni a favore del Carroccio”. E in Campania e Puglia? “Sono contendibili. Roberto Fico in Campania è sostenuto da una coalizione con tanti mal di pancia, lo stesso vale per Antonio Decaro in Puglia. Il centrodestra corre per vincere, e Forza Italia lavora per fare liste competitive. In Puglia abbiamo proposto Mauro D’Attis, in Campania Fulvio Martusciello, due figure note e autorevoli”. Mara Carfagna in Campania sarebbe un buon nome? “Mara ha sicuramente il profilo per raccogliere un ampio consenso”, conclude.
Nel centrodestra, Franco Rocchetta, 78enne fondatore della Liga veneta, incarna una voce fuori dal coro. In un’intervista a Repubblica, bacchetta classe politica. A suo avviso, Luca Zaia rappresenta “il male minore. Però con lui la sanità è stata demolita, il sistema delle banche popolari pure, siamo una delle Regioni più devastate d’Europa, col Pfas che ha inquinato molte falde acquifere”. Gli viene chiesto se è meglio un candidato leghista o uno di Fratelli d’Italia. “Chi dice che debbo votare centrodestra? Non mi piacciono i nazionalismi”. E quindi non la convince Matteo Salvini? “Vade retro Satana. Ha trasformato la Lega in un partito sovranista”. Ora è il tempo dei Vannacci. “Un altro che non mi piace”. “Ho dedicato la vita al Veneto, ma resto un cittadino critico. Nessuno della sua classe dirigente parla di Gaza: il dramma dei palestinesi dovrebbe interpellarci. Vincenzo De Luca lo fa, Luca Zaia no. Sabato ero alla manifestazione pro-Palestina a Venezia Lido”, afferma Rocchetta. Ma chiarisce: “Non guardo a sinistra. Elly Schlein è la scialba copia di Giorgia Meloni. Che è una buona attrice. Abbraccia tutti: Joe Biden, Donald Trump, Elon Musk, Volodymyr Zelensky”. E su Zaia che non sta portando avanti l’autonomia differenziata, dice: “È ridotta a una messinscena. Non so se la vedrò, dipende da quanto vivrò”, conclude Rocchetta.
di Manlio Fusani