I dati dei bilanci positivi di due donne al potere

lunedì 21 luglio 2025


Si è registrato nel fine settimana un evento politico-sindacale irrituale per l’Italia. La scena principale del Congresso della Cisl è stata presa dalla presidente del Consiglio che celebrava i mille giorni di Governo a Palazzo Chigi. Al contrario di altre circostanze, l’organizzazione dei lavoratori di ispirazione cattolica ha riconosciuto i buoni risultati economici raggiunti in tre anni e l’impegno che sul lavoro c’è ancora molto da fare per colmare il divario rispetto alle altre nazioni europee. La riapertura del dialogo con le confederazioni dei lavoratori è diventato un fatto concreto al fine di un proficuo confronto sulle sfide che la realtà internazionale pone. L’Italia è impegnata, con l’apporto di Bruxelles, a scongiurare una guerra commerciale con gli Stati Uniti che avrebbe gravi ripercussioni sul mondo del lavoro. Dopo i conti dei mille giorni nella stanza dei bottoni di Palazzo Chigi va programmato quello che ancora c’è da fare. Per ora più luci che ombre per il Governo.

La Cisl mette in archivio 75 anni di impegni nella tutela dei lavoratori, con una impresa mai riuscita: quella di ottenere dal Parlamento l’approvazione della sua proposta popolare per l’introduzione della partecipazione dei lavoratori prevista dalla Costituzione, mai realizzata, nonostante le spinte del professore Amintore Fanfani, che aveva trovato un’intesa con il docente di diritto del lavoro e segretario del sindacato Cisnal Gianni Roberti. Daniela Fumarola raccoglie ufficialmente la guida dell’organizzazione dopo anni di militanza e in continuità con la politica sindacale portata avanti da Luigi Sbarra, che è stato chiamato a ricoprire l’incarico di sottosegretario per i problemi del Sud e ha ottenuto disco verde sul patto di responsabilità, basato sulla sicurezza sui posti di lavoro che non è un costo ma un investimento e sui livelli di occupazione che hanno raggiunto quota 23,3 milioni di occupati, di cui oltre 10 milioni sono donne.

Il lavoro dà dignità e costruisce il futuro. In undici slide vengono illustrati i dati economici che smentiscono le critiche della sinistra. Lo spread non è stati mai così basso, passando da 236 punti base quando si insediò il Governo a 89 di luglio, il rapporto deficit-pil è sceso dall181 per cento del 2022 al 4,7 per cento del 2024, un recupero record dell’evasione di quasi 65 miliardi, la riduzione del cuneo fiscale e delle aliquote Irpef da 4 a tre, pensioni minime aumentate del 15 per cento da 525,38 a 616,67 euro. Sono stati assunti 41.790 dipendenti tra le Forze dell’ordine e i Vigili del fuoco, per la sanità sono stati stanziati 136,5 miliardi rispetto ai 126 del 2022. Sono in dirittura d’arrivo i rinnovi dei contratti dei metalmeccanici, anche se la Cgil di Maurizio Landini impedisce il dialogo, e quelli del pubblico impiego. Dazi, lavoro, made in Italy, emigrati sono le sfide da portare avanti, sfruttando l’aumento dei turisti e non solo per l’effetto del Giubileo (sono 61 i siti dell’Unesco che contribuiscono a portare a 152 milioni i visitatori dei musei, delle presenze alle mostre sul Futurismo e su Caravaggio e in altri luoghi della cultura come il Colosseo, Pompei, Venezia, Firenze). Naturalmente va fatto di più. Basta crederci.


di Sergio Menicucci