lunedì 19 maggio 2025
Papa Leone XIV ha ricevuto JD Vance. Nell’udienza il vicepresidente degli Stati Uniti d’America era accompagnato dal segretario di Stato Marco Rubio. Vance subito dopo ha incontrato monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati. A proposito del confronto tra il papa e il vicepresidente, come riferisce la Santa Sede, “nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato si è rinnovato il compiacimento per le buone relazioni bilaterali e ci si è soffermati sulla collaborazione tra la Chiesa e lo Stato, come pure su alcune questioni di speciale rilevanza per la vita ecclesiale e la libertà religiosa. Infine, si è avuto uno scambio di vedute su alcuni temi attinenti all’attualità internazionale, auspicando per le aree di conflitto il rispetto del diritto umanitario e del diritto internazionale e una soluzione negoziale tra le parti coinvolte”.
Solo ieri Leone XIV aveva incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Intanto, Donald Trump ha scritto una lettera al papa invitandolo alla Casa Bianca. Lo ha detto la portavoce Karoline Leavitt precisando che la missiva è stata consegnata al pontefice da JD Vance. Nel frattempo, un alto funzionario statunitense ha dichiarato ad Axios che Vance stava valutando un viaggio in Israele, dopo essere stato in Vaticano per la messa di insediamento del papa, ma la visita è stata annullata a causa dell’escalation delle operazioni militari israeliane a Gaza. I media israeliani avevano riferito ieri che erano in corso colloqui per coordinare la visita per martedì, ma alla fine un funzionario della Casa Bianca ha smentito le indiscrezioni, affermando che “limiti logistici hanno impedito un’estensione del suo viaggio oltre Roma”. Una visita in Israele sarebbe stata la prima di Vance e avrebbe potuto attenuare le preoccupazioni dei funzionari israeliani sul fatto che Washington stia emarginando Gerusalemme dalla sua diplomazia regionale.
Frattanto, l’incontro con Vance è stato preceduto dall’udienza del papa ai rappresentanti delle altre Chiese e religioni. “Oggi è tempo di dialogare e di costruire ponti”, ha detto il pontefice. “Sono convinto che, se saremo concordi e liberi da condizionamenti ideologici e politici, potremo essere efficaci nel dire no alla guerra e sì alla pace, no alla corsa agli armamenti e sì al disarmo, no a un’economia che impoverisce i popoli e la Terra e sì allo sviluppo integrale”, ha sottolineato. “A motivo delle radici ebraiche del cristianesimo, tutti i cristiani hanno una relazione particolare con l’ebraismo. La Dichiarazione conciliare Nostra aetate sottolinea la grandezza del patrimonio spirituale comune a cristiani ed ebrei, incoraggiando alla mutua conoscenza e stima. Il dialogo teologico tra cristiani ed ebrei rimane sempre importante e mi sta molto a cuore. Anche in questi tempi difficili, segnati da conflitti e malintesi, è necessario continuare con slancio questo nostro dialogo così prezioso”, ha aggiunto Leone XIV.
“Uno dei punti forti del pontificato di Papa Francesco è stato quello della fraternità universale. Su questo lo Spirito Santo lo ha davvero spinto a far avanzare a grandi passi le aperture e le iniziative già intraprese dai pontefici precedenti, soprattutto a partire da San Giovanni XXIII. Il Papa della Fratelli tutti ha promosso sia il cammino ecumenico sia il dialogo interreligioso, e lo ha fatto soprattutto coltivando le relazioni interpersonali, in modo tale che, senza nulla togliere ai legami ecclesiali, fosse sempre valorizzato il tratto umano dell’incontro”, ha detto ancora il pontefice aggiungendo: “Dio ci aiuti a fare tesoro della sua testimonianza!”. Papa Robert Francis Prevost ha confermato anche il cammino sinodale della Chiesa cattolica avviato da Jorge Mario Bergoglio: “Consapevole, inoltre, che sinodalità ed ecumenismo sono strettamente collegati, desidero assicurare la mia intenzione di proseguire l’impegno di Papa Francesco nella promozione del carattere sinodale della Chiesa Cattolica e nello sviluppo di forme nuove e concrete per una sempre più intensa sinodalità in campo ecumenico”.
di Duilio Vivanti