mercoledì 14 maggio 2025
Sulla legge elettorale “il silenzio media è assordante”. Parola dell’avvocato e già onorevole Enzo Palumbo di Democrazia liberale. “I partiti e i sindacati – che hanno sostenuto i cinque referendum su cui voteremo, non si sa in quanti, l’8 e 9 giugno – si stanno stracciando le vesti per protestare contro la scarsa attenzione del servizio pubblico radiotelevisivo che mette a rischio il quorum di validità”. Secondo Palumbo, “quegli stessi partiti e sindacati dovrebbero però fare qualche autocritica per avere ignorato che erano stati proposti altri referendum sulla legge elettorale (il Rosatellum, i cui quesiti avevo io stesso formulato), e sui quali il disinteresse delle organizzazioni di massa si è accompagnato al totale silenzio del servizio pubblico, che non ne ha mai parlato. Se insieme ai cinque referendum di giugno ce ne fosse stato almeno un altro sulla legge elettorale, forse il raggiungimento del quorum sarebbe stato facilitato”.
Per Palumbo, “ora, per rimettere in discussione il Rosatellum, che consente alla più grossa delle minoranze elettorali di diventare maggioranza parlamentare e di governare il Paese, non ci resta che confidare nell’intervento della Cassazione che l’11 settembre valuterà in pubblica udienza i dubbi di costituzionalità che potrebbero approdare alla Consulta”. Secondo Palumbo, “purtroppo, anche su questa vicenda il silenzio generale è assordante, per cui si può dire che almeno su una cosa partiti, sindacati e servizio pubblico televisivo vanno perfettamente d’accordo: ignorare il furto di rappresentanza che da anni gli italiani subiscono a causa delle leggi elettorali che si sono susseguite nella Seconda Repubblica”.
di Redazione