giovedì 8 maggio 2025
Il segretario della Uil plaude la convocazione della premier Giorgia Meloni. Sulla sicurezza – e sull’incontro di oggi a Palazzo Chigi – Pierpaolo Bombardieri si è detto soddisfatto, soprattutto sulla serietà con cui la presidente del Consiglio sta affrontando il tema centrale della crisi del lavoro in Italia. “Pregiudizi? Noi non ne abbiamo mai avuti. La convocazione dei sindacati sui problemi della sicurezza è certamente un fatto positivo, ma non basta aggiungere 650 milioni ai 600 già stanziati”, ha dichiarato interpellato da La Stampa, rimarcando come l’impegno economico – seppur rilevante – non sia ancora sufficiente a garantire un cambio di passo duraturo.
Bombardieri ha poi richiamato l’attenzione sull’uso dei fondi Inail: “Che ci sia una nuova disponibilità economica attraverso l’Inail va bene, è da sempre una nostra richiesta. Ma ricordo che si tratta di risorse delle aziende e dei lavoratori, risorse che comunque l’Istituto dovrebbe già utilizzare per la sicurezza”. La linea della Uil è chiara. Per il mondo del lavoro italiano serve un investimento più ampio, strutturato, e costruito anche attraverso un utilizzo strategico delle risorse esistenti. “Assolutamente sì, attraverso le disponibilità dell’Inail si può arrivare tranquillamente ad aggiungere un miliardo e mezzo. È una discussione che faremo, perché mi auguro che il pacchetto non sia chiuso”, ha aggiunto Bombardieri, ribadendo la necessità di tenere aperto il dialogo sui fondi per la prevenzione.
Ma il confronto non si limita al solo fronte politico. Il segretario della Uil ha risposto con fermezza alle parole del presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, che aveva lamentato la difficoltà di trovare un’interlocuzione con i sindacati sul tema della sicurezza. “Noi ci siamo, ma Confindustria c’è ed è disponibile a discutere anche su temi sui cui probabilmente non siamo tutti d’accordo? Personalmente ho mandato una lettera a Orsini chiedendo una serie di incontri su una serie di temi fra cui c’è la sicurezza senza avere risposta”. Da un lato il dialogo avviato con il governo, dall’altro l’attesa – ancora inevasa – di una risposta dal mondo imprenditoriale.
di Redazione