Cdm e lutto nazionale, il “giallo” della Serie A

martedì 22 aprile 2025


Cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. Lo riferiscono fonti governative, mentre la riunione di Palazzo Chigi, convocata a mezzogiorno, ha ufficializzato la decisione e stabilito la nomina di un commissario straordinarioNello Musumeci – incaricato di organizzare le esequie del Pontefice. All’ordine del giorno anche un provvedimento correttivo in materia fiscale: si tratta del decreto legge sugli acconti Irpef, già annunciato dall’esecutivo nelle scorse settimane, a seguito dei dubbi interpretativi emersi nell’attuazione. In merito alla durata del lutto, che supera di due giorni quello proclamato nel 2005 per la morte di Giovanni Paolo II, il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha dichiarato: “Mi sembra una domanda alla quale io non posso rispondere. Sono scelte del presidente del Consiglio che tutti abbiamo condiviso”. Confermata anche la sospensione delle competizioni sportive nella giornata di sabato. Alla domanda sulla sospensione del campionato di calcio e degli altri eventi sportivi durante il periodo di lutto, Musumeci ha precisato: “Sono sospese le partite di sabato”.

Intanto, la macchina organizzativa per le celebrazioni funebri è già in moto. La Regione Lazio ha attivato la propria struttura di Protezione civile, garantendo il supporto di 500 volontari al giorno, suddivisi in tre turni, fino alla cerimonia funebre. “La protezione civile del Lazio fornirà 500 volontari al giorno divisi su tre turni, fino al funerale di Papa Francesco”, ha confermato all’Ansa l’assessore regionale Pasquale Ciacciarelli, al termine dei vertici operativi con la prefettura di Roma e i dipartimenti competenti. Ulteriori misure logistiche saranno oggetto delle riunioni in programma nel pomeriggio. Comunque, le celebrazioni per il 25 aprile sono state confermate, ma con “sobrietà”.

E la situazione che si è creata in Serie A è quantomeno particolare. I vertici della Figc si sono precipitati per fermare le partite in programma a pasquetta, per lutto. Salvo poi non prevedere che il governo avrebbe quasi certamente – e così e stato – proclamato almeno tre giorni di lutto nazionale. Che poi sono stati cinque. E quindi, giustamente, la federazione ha dovuto sospendere le partite in programma per sabato 26 aprile. Ma, nonostante la decisione del Consiglio dei ministri, la Serie A è costretta a giocare di mercoledì. Con sdegno di molti club, in primis Lazio e Fiorentina. Quindi, con il lutto nazionale, con il funerale di Papa Francesco, la Serie A giocherà il 24 aprile. Ma si fermerà per gli stessi motivi due giorni dopo. Come troppo spesso accade nella federazione guidata da Gabriele Gravina la mano destra non sa che fa la sinistra.


di Edoardo Falzon