Entra in vigore il bonus bebè

martedì 15 aprile 2025


L’obiettivo è quello di sostenere le spese familiari. Per queste ragioni, il contributo una tantum di mille euro è destinato ai nuclei familiari con figli nati, adottati o in affido preadottivo dal 1° gennaio 2025. L’Inps ha reso operative, con la Circolare del 14 aprile 2025, le disposizioni della Legge di Bilancio 2025, introducendo il Bonus “Nuovi nati”. I requisiti di accesso riguardano, innanzitutto, la cittadinanza. Possono richiedere il bonus i cittadini italiani, quelli di Stati membri dell’Unione europea, nonché cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo e altri specifici permessi. Per quanto riguarda la residenza, il genitore richiedente deve essere residente in Italia al momento della domanda. Per ciò che concerne il reddito, è necessario presentare un Isee minorenni non superiore a 40mila euro annui. Il Bonus “Nuovi nati” non concorre alla formazione del reddito imponibile e sarà finanziato con 330 milioni di euro per il 2025, aumentando a 360 milioni di euro annui dal 2026. L’Inps monitorerà l’utilizzo delle risorse, comunicando mensilmente i risultati al Ministero del Lavoro e al Ministero dell’Economia.

Con riferimento alle adozioni si evidenzia che in presenza di un provvedimento di affido preadottivo viene assunta come data di riferimento la data di ingresso del minore nel nucleo familiare adottante su ordinanza del Tribunale per i minorenni che dispone l’affidamento preadottivo. All’atto della domanda deve essere indicata la modalità di pagamento prescelta mediante accredito su rapporti di conto dotati di Iban o bonifico domiciliato. L’Inps con una circolare chiarisce che il beneficio introdotto per sostenere le spese familiari sarà erogato sulla base dell’ordine cronologico delle domande “nei limiti delle risorse stanziate” ma la quantità delle risorse e il numero dei nati degli ultimi anni fanno ipotizzare che i fondi possano essere sufficienti per soddisfare le famiglie richiedenti. Il bonus può essere richiesto, in alternativa tra loro, da uno dei genitori. La domanda deve essere presentata entro 60 giorni dalla data di nascita o dalla data di ingresso in famiglia del figlio. A breve l’Inps pubblicherà un messaggio con la data a decorrere dalla quale è disponibile il servizio per la presentazione della domanda che andrà fatta attraverso i consueti canali (il sito con Spid, Cie e Cns, il contact center dell’Istituto o facendosi assistere da un patronato). Per le nascite precedenti alla data del rilascio del nuovo servizio la domanda può essere presentata entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del messaggio.


di Redazione