La parola ai cittadini

mercoledì 19 marzo 2025


In tutta Italia, a Frosinone e nei comuni della Ciociaria, a cominciare da quelli che insistono nella cosiddetta Area Vasta o Intercomunale del capoluogo frusinate, servirebbe uno strumento democratico capace di essere profondamente incisivo e in grado di coinvolgere direttamente i cittadini nella partecipazione politica ed elettorale. Per restituire ossigeno alla democrazia.

Infatti, è ormai divenuto necessario provocare un’ampia discussione politica, che si diffonda lungo le strade, nei bar, nelle case, tra gli amici, in ufficio. La nostra proposta è quella di invitare gli eletti, i nominati e i consiglieri comunali a prendere l’iniziativa, insieme ai cittadini e a tutti coloro che ci stanno, per qualcosa di concreto e tangibile: l’istituzione del referendum propositivo vincolante

Quindi, “la parola ai cittadini” significa, innanzitutto, aprire un dibattito conosciuto e diffuso sull’odierna crisi della liberaldemocrazia, anche a livello locale. Una crisi che riguarda sia il metodo liberale che la prassi democratica, cioè sia nel metodo che nel merito. 

Perché tutto è ormai è diventato disimpegno e sfiducia da parte dei cittadini nei confronti della politica. Ma il risultato è che il sistema è divenuto sempre meno democratico, sempre meno liberale e sempre più verticistico, sempre più distante dalle persone. Non esistono più i partiti politici, ma esistono soltanto le liste elettorali in mano ad oligarchie oppure, in alternativa, liste elettorali personali, guidate da un capo o dal cosiddetto leader carismatico. La domanda è: come si può rimettere in circolo la partecipazione politica e attiva dei cittadini? 

Semplice, attraverso l’introduzione del referendum propositivo vincolante all’interno degli Statuti comunali

È lo stesso Consiglio comunale di Frosinone, ad esempio, che può farsi promotore di tale iniziativa dimostrando di avere a cuore la partecipazione democratica dei cittadini e votando l’introduzione, nello Statuto comunale del nostro capoluogo, del referendum propositivo vincolante. Vincolante significa che l’esito del referendum vincola gli eletti nella massima assise comunale ad accettare l’esito della consultazione popolare. Senza manipolazioni.

Poi, si può discutere del quorum, se porre un tetto del 50 per cento più uno degli aventi diritto al voto oppure se promuovere soluzioni più attente alle istanze che provengono direttamente dai cittadini e che possano così arginare la propaganda pretestuosa di chi cavalca la tendenza all’astensionismo, di chi invita ad andare al mare o, semplicemente, di chi preferisce vanificare la voce dei cittadini convincendoli a non recarsi alle urne.

A Torino, che è stata la prima Capitale d’Italia, lo strumento del referendum propositivo vincolante è già una realtà all’interno dello Statuto del capoluogo piemontese. Potrebbe esserlo anche a Frosinone, magari con l’interessamento dello stesso sindaco Riccardo Mastrangeli che, in molte occasioni, si è dimostrato sensibile alle istanze liberaldemocratiche.

Sarebbe l’occasione per poi diffondere il referendum propositivo vincolante in tutti i Comuni dell’Area Vasta e far votare a tutti i cittadini la realizzazione della Città intercomunale.


di Pier Paolo Segneri