L’errore italiano del no al nucleare

mercoledì 12 marzo 2025


Oggi è più che mai evidente che il No al Nucleare sia stato un colpo di Stato. Sono stato inascoltato, e, unica voce all’interno della galassia verde a difendere il nucleare. Subito una Commissione d’inchiesta. Il nostro Paese, con Enrico Fermi è stato tra coloro che hanno dato un forte impulso verso la ricerca e l’Italia è stata allora tra i fondatori dell’Euratom. Tale organismo, è ancora oggi la base giuridica per la politica dell’Unione europea, in materia di energia nucleare. Da sempre mi sono interrogato su chi avesse finanziato le campagne antinucleari nel nostro Paese, se non qualcuno intenzionato a renderlo economicamente, e politicamente, e, militarmente, inconsistente. Non è casuale, e nella stessa direzione, la morte prematura di Enrico Mattei! E, sulla stessa scia, possiamo inserire la morte di Aldo Moro e altri tentativi di colpi di stato in Italia, fino alla resa finale, dopo la caduta del muro di Berlino, con “Mani pulite”. Ricordiamo a tal proposito, una famosa riunione che si tenne nel 1943 a Teheran. Il piano di Winston Churchill, prevedeva la divisione dell’Italia, in cinque aree di influenza. Richieste, che per questioni strategiche, in piena Guerra fredda non vennero presi in considerazione. Proprio alla fine della guerra fredda, ritroviamo sulle coste laziali, la presenza della nave Britannia. Può in qualche modo essere, tale presenza, la prova, di un obiettivo, che partiva da quella famosa conferenza a Teheran?

Non a caso, in quel periodo, iniziò la grande svendita delle imprese pubbliche trascinate dal falso slogan di liberalizzare il mercato. Ma, a mio modo di vedere, siamo passati da un monopolio pubblico, con finalità sociali ad un monopolio privato! Mentre, era sicuramente utile, gettare le premesse, affinché il settore pubblico, e privato, potessero essere messi in concorrenza tra loro! Come è ad esempio oggi tra Italo e Ferrovie dello Stato! Questa è concorrenza tra pubblico e privato! Nel frattempo, per indebolire l’Italia, movimenti extra parlamentari, di estrema sinistra, invisi alla stessa sinistra più illuminata, che avevano il cuore ed il cervello a Parigi, ricordiamo il circolo Hyperion, rappresentato da Duccio Berio, Vanni Mulinaris e Corrado Simioni, hanno avuto un ruolo nel destabilizzare il nostro Paese.

Ricordiamo, come questi personaggi, sono stati legati a doppio filo, ed hanno partecipato attivamente alla nascita delle Brigate rosse in Italia. Ricordiamo i loro legami, con diversi servizi segreti internazionali. Ricordiamo la dottrina Mitterrand, in cui si sancì con protervia e arroganza, un principio fortemente anti democratico, il diritto di asilo per i terroristi, partorito non a caso da una nazione che ha sempre avuto un approccio giacobino. Ed è in questo clima, che il nucleare italiano venne fagocitato dai francesi, supportati da quella galassia di terroristi ed estremisti di sinistra. Movimenti, che avevano compreso la perdita di centralità, di una certa ideologia, camaleonticamente hanno aderito ai movimenti verdi, cavalcando la protesta contro il nucleare, il giustizialismo, e supportando il pacifismo!!! Chicco Testa, promotore del referendum contro il nucleare, leader di Legambiente, fu parte attiva nello smantellamento delle nostre centrali nucleari, favorendo la svendita del nostro Paese ai francesi! I verdi, non a caso, nel loro simbolo, avevano racchiuso il sole, simbolo di energia pulita, contro il nucleare! Il sole che ride, ma, che ha fatto piangere lacrime amare al nostro Paese, e il solo verde che hanno dimostrato di avere interesse, era di tutt’altro tipo! Trenta mila miliardi di lire di allora, pari ad una finanziaria, fu il costo che il nostro Paese, pagò alla Francia per importare energia nucleare ogni anno! Ma, tale scelta, poteva essere condivisa se fosse stata una scelta comune, a livello europeo.

Così non fu, e, ne pagammo care le conseguenze. Il costo dell’energia, rispetto all’Europa, salì vertiginosamente, rendendo le nostre imprese vulnerabili ed impoverendo le famiglie. Le nostre aziende, come Bnl, Edison, e molte altre furono colonizzate dai francesi, che arricchiti dalle nostre scelte scellerate, iniziarono ad acquistare settori chiave, e strategici del Paese. Oggi, questi pseudo ambientalisti, sono ancora presenti sulla scena pubblica. Da chi sono stati finanziati in quegli anni? Come è stato possibile che un piccolo movimento, ha potuto calcare, e presenziare l’opinione pubblica, con campagne e visibilità costosissime? Ricordiamo, che questi signori, sono anche coloro che hanno contribuito e svuotato di identità e valori promuovendo politiche giustizialiste, cavalcando ideologie animaliste, sottese ad annullare differenze ontologiche ed assiologiche tra uomo e animale. Le stesse ideologie, che erano alla base del marxismo. Ricordiamo, che oggi, sono coloro che hanno sposato, politiche legate ad energie elettriche, che non possono stare sul mercato, autonomamente, se non godessero di sussidi statali!!! Sono quelli, che hanno vietato la ricerca in ambito nucleare nel nostro Paese, quando è rinomato che tale chiusura contrasta contro ogni politica di sviluppo. Sono coloro, che hanno reso politicamente e geopoliticamente il nostro Paese colonia.

Molti anni prima con la caduta dell’Itavia, con il preciso scopo di fare fuori Muammar al-Qaddafi ed entrare di diritto in Libia, zona di nostro interesse, così come evidenziato da numerose testimonianze. Fino alla morte di Gheddafi nel 2011, una azione a nostro danno, promossa dai francesi, che ha portato il caos in una regione, per scopi certamente non umanitari. Per la scelta ed il condizionamento di questi soggetti politici, ma che nulla hanno a che vedere con la politica, oggi, dipendiamo dall’energia, fornita dalle centrali nucleari francesi, e sarebbe sufficiente per costoro bloccare i rifornimenti, al nostro Paese, proprio come in questi giorni sta succedendo a Gaza, ad opera di Israele! E, se l’Europa dovesse entrare in guerra, secondo voi la Russia, per dare un sonoro avvertimento, lancerebbe una testata nucleare su Parigi, sapendo che anche essa è allo stesso modo, dotata delle stesse armi, o su Roma, che ne è priva? E, se l’Italia volesse veramente partecipare al riarmo, senza entrare ulteriormente nei particolari, non dovrebbe anch’essa, preliminarmente al riarmo, dotarsi di testate nucleari per evitare che venga colpita per prima? E, non credete utile, che preliminare a tutto, è necessario gettare le basi, per una politica estera, e di difesa comune?

Se scoppiasse una guerra, quale esercito sarebbe prima sacrificato, in una determinata area particolarmente ostile, uno dotato di armi nucleari, che all’interno della coalizione ha un peso specifico, od uno, che ne è privo? Ed infine, non sarebbe opportuno prescindere da qualsiasi tipo di riarmamento, abbandonandolo del tutto, ma, non la ricerca, e dotarsi tutti di armi nucleari, che sono il solo ed unico vero deterrente? So che è un ragionamento per assurdo, ma è comunque un ragionamento! Non sarebbe opportuno, per quanto elencato, che oggi, dopo quasi quaranta anni, sarebbe opportuno fare chiarezza, istituendo una commissione di inchiesta parlamentare, su come questa componente verde rossa, sia entrata in maniera così preponderante, nel nostro arco parlamentare? Da chi sono stati finanziati? Comprendere i legami, tra chi poteva avere interesse nel fermare lo sviluppo del nostro Paese? Infine, poiché ogni politica di riarmo è inversamente proporzionale a politiche di disarmo, metterei in campo la diplomazia ed il buon senso, considerando che le tecnologie di cui disponevamo precedentemente hanno portato distruzione, ma, che le attuali ci porteranno all’estinzione!

(*) Presidente Ecologisti, ex segretario nazionale Verdi Verdi


di Roberto De Santis (*)