Forza Italia: una riforma costituzionale per Roma Capitale

giovedì 13 febbraio 2025


Alla nuova Aula dei gruppi parlamentari, vicino alla Camera dei deputati, è stata ufficialmente presentata al pubblico e alla stampa la proposta di legge di riforma costituzionale numero 514/2022, d’iniziativa del gruppo di Forza Italia della Camera (primo firmatario, il capogruppo Paolo Barelli). La proposta vuole, al tempo stesso, modificare e attuare l’articolo 114 della Costituzione. Articolo, a suo tempo, già fortemente innovato dalla legge costituzionale del 2001, di revisione del titolo V della Legge fondamentale che rivoluzionò i rapporti tra potestà legislativa dello Stato e delle Regioni, attribuendo a quest’ultime potestà normativa e regolamentare – concorrente, e, in alcuni casi, anche esclusiva – per molte importanti materie (come istruzione, ricerca scientifica e tecnologica, sport, commercio con l’estero).  L’articolo 114 della Costituzione, nella sua attuale formulazione, stabilisce, al terzo comma, che Roma è la capitale della Repubblica, e “la legge dello Stato disciplina il suo ordinamento”.

“Si tratta – ha precisato Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera – di attuare finalmente questa norma costituzionale, con un’apposita legge che disciplini in modo preciso i nuovi poteri normativi di Roma Capitale e le risorse finanziarie e logistiche indispensabili per poterli esercitare”. “Roma, infatti”, ricorda Luisa Regimenti, segretaria di Forza Italia per Roma Capitale, “è un Comune esteso per quasi 1.300 chilometri quadrati, il più grande dell’Unione europea, e che, tra l’altro, da sola ospita il 70 per cento del patrimonio artistico italiano e il 30 per cento di quello mondiale. Una città di cui già Camillo Benso di Cavour, poco prima di morire, in Parlamento aveva sottolineato, in uno storico discorso, le tante peculiarità che la rendevano l’unica degna di diventare capitale del nuovo Stato. Non è ammissibile che continui a non avere, in sostanza, alcun potere in più di quelli degli altri Comuni d’Italia”.

La “proposta Barelli”, ha precisato Nazario Pagano, presidente della I Commissione (Affari costituzionali) della Camera, “è attualmente in discussione nella Commissione che ho l’onore di presiedere”. Il suo testo, in sintesi, prevede che a Roma Capitale venga attribuita potestà legislativa e regolamentare derogatoria rispetto a quella della Regione Lazio (che non vuol dire. Ovviamente, fare di Roma Capitale la 21ª Regione della Repubblica): questo, nelle materie attualmente oggetto di potestà legislativa regionale concorrente rispetto a quella dello Stato, e di potestà legislativa residuale (disciplinate ambedue dall’articolo 117 della Costituzione, come modificato dalla ricordata riforma del 2001). “In ogni caso – ha chiarito Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa – si tratta di materie molto importanti per la vita quotidiana dei cittadini, come casa, urbanistica, lavori pubblici, restando però esclusa la sanità” (riservata, com’è noto, all’azione legislativa coordinata di Stato e Regioni, ndr). Nel dibattito sono intervenuti poi amministratori particolarmente vicini al territorio e alle esigenze quotidiane dei cittadini: come i consiglieri comunali di Forza Italia nell’Assemblea Capitolina Rachele Mussolini e Francesco Carpano. “Esprimo vivo apprezzamento per la proposta di legge di iniziativa dei capigruppo Barelli e Gasparri”, dichiara l’avvocato Giuseppe Torcicollo, assessore ombra al Lavoro di Roma Capitale per Forza Italia: “Poiché finalmente allinea una città importante come Roma ad altre grandi capitali in Europa e nel mondo. È impensabile che una città estesa come Roma, con 15 Municipi ognuno dei quali grande in media come Firenze, non abbia quell’autonomia normativa che le permetterebbe di disciplinare suoi aspetti specifici che non appartengono al resto del Paese”.

Per Torcicollo, “non si può pensare che Roma debba essere soggetta, in alcune materie dove conta la peculiarità di un territorio, agli stessi limiti cui è soggetto un piccolo Comune! Peraltro la proposta non incide su questioni dove deve essere garantito un pari trattamento dei cittadini, come la sanità. È una proposta che incentiva, soprattutto, lo sviluppo economico e il lavoro, in una città che ha le potenzialità per avere numeri superiori a quelli della media nazionale. Pertanto come assessore ombra al Lavoro di Roma Capitale per Forza Italia non posso che accogliere con fiducia questa legge”. Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, rilevando che “di questa riforma, pur importantissima per Roma e tutto il Paese, sebbene tutte le forze politiche si dichiarino d’accordo, nessuno sembra voler veramente intestarsi la paternità”, ha esortato i parlamentari presenti ad accelerare il più possibile i tempi per la sua approvazione (“specie considerando che siamo ormai a metà di questa legislatura”). Antonio Tajani, segretario nazionale di Forza Italia, ministro degli Esteri, ha definito questa riforma “una priorità”: cui sì affianca l’altra, non meno importante, del premierato. “Credo che la nostra sia una scelta di buonsenso, e credo anche che le opposizioni non abbiano nulla da obiettare”. Ma oltre all’ampliamento dei poteri normativi e decisionali di Roma Capitale, ha ricordato Tajani, la proposta di legge Barelli prevede pure il pieno rilancio del decentramento amministrativo, col potenziamento dei poteri anche dei Municipi”. 


di Fabrizio Federici