martedì 11 febbraio 2025
Navighi in Internet e apprendi che “a partire dal 2005 i Campi Flegrei sono interessati dal fenomeno bradisismico, che causa il sollevamento del suolo, terremoti ed emissioni fumaroliche. Siamo di fronte alla più grande caldera urbanizzata attiva nel cuore del continente europeo”. Ecco, quest’ultima affermazione è assai opinabile in quanto a Roma, sottostante al civico 16 di via del Nazareno, è in attività un vulcano che continuamente dà segnali non rassicuranti per gli inquilini dello stabile. Attualmente vi soggiornano i “capoccia” del Partito democratico, inclusa la segretaria Elly Schlein, quella, per intenderci che continua a dichiararsi “testardamente unitaria” anche se sembra essere rimasta sola e, come detto, seduta sull’orlo di un vulcano pronto a esplodere. Alla segretaria sembra essere sfuggito il fatto che quelli che dovrebbero essere i suoi compagni di viaggio e di campo (una volta semi-largo) fanno oramai finta di non vederla mentre lei girovaga per le strade urlando a squarciagola Nicola, Giuseppe, Angelo, ma i tre si rannicchiano sotto la prima autovettura che trovano pur di non fornire riscontri alla accorata chiamata.
Intanto, il fenomeno eruttivo continua inesorabile e prende le forme umane: per intenderci, siamo di fronte al ritorno sulla scena di Paolo Gentiloni, Romano Prodi ma anche Valter Veltroni e Energia popolare che poi sarebbe nient’altro che la corrente riformista che fa capo all’ex governatore emiliano Stefano Bonaccini e del senatore Alessandro Alfieri. Tutt’altro che unitario con gli alleati è l’ex ministro Dario Franceschini che ha proposto alle altre forze (che così testarde non sono, al contrario della segretaria dem) di presentarsi divise alle elezioni. Per farla breve, quell’area riformista che perse il congresso dove fu eletta la Schlein si è sostanzialmente stancata di sopportare l’inconcludente immobilismo della segretaria.
di Gianluca Perricone