venerdì 7 febbraio 2025
Secondo Matteo Salvini “sarebbe un errore rottamare un governatore bravo per legge”. Il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rilanciato il dibattito sul terzo mandato per i presidenti di Regione. A cominciare dal governatore leghista Luca Zaia. “Se il 90 per cento del Parlamento è contro – ha detto ieri Salvini – io sono un testone se mi metto a riportare avanti un progetto che serve all’Italia e penso ad esempio, al Ponte sullo Stretto su cui abbiamo fatto una riunione, all’Alta velocità fra Roma e Bari, alla Tav. Non mollo, però se tutti gli altri sono contro, in questo caso, rimane secondo me un errore perché rottamare un sindaco o un governatore bravo per legge, togliendo ai cittadini la possibilità di sceglierlo ancora. Secondo me è un errore”.
Lo ha affermato, con estrema convinzione il segretario del Carroccio, nel corso di un’intervista a No stop news, su Rtl 102.5. “Ciò non toglie – ha sottolineato – che un buon leghista veneto, ormai da decenni, sia un modello a livello internazionale, quindi ribadisco squadra che vince non si cambia. Noi su questo insisteremo. La nostra proposta non è scegliamo noi: si sceglie con percentuali del 50-60-70 per cento un certo tipo di amministrazione che ha dato ottimi risultati, e se poi corrisponde a una gestione leghista. Ma se la Lega ha 501 sindaci, non è perché li abbiamo imposti, ma perché qualcuno da Nord a Sud li ha scelti. Quindi in Veneto riproporremo un certo tipo e stile di amministrazione che i veneti scelgono da decenni e conto che non ci siano imposizioni di altro genere”.
Sul tema del terzo mandato la Lega è compatta. Anche Riccardo Molinari, capogruppo del Carroccio alla Camera, ha rilanciato il confronto nel centrodestra. “Nuovi candidati in Veneto – ha detto – non ci mancherebbero, ne potrei trovare almeno dieci. La questione del terzo mandato però non è una questione chiusa. Come abbiamo deliberato nel direttivo federale di un paio di settimane fa: si è fatto mandato al segretario Matteo Salvini di trattare nuovamente con le altre forze di centrodestra per togliere il limite dei mandati. La cosa riguarda anche Zaia, sarebbe ipocrita non dirlo, ma è una proposta che Lega fa da tempo, anche per i comuni ad esempio. Pensiamo che laddove c’è l’elezione diretta il limite dei mandati sia sbagliato, perché c’è un controllo democratico da parte dei cittadini”.
di Manlio Fusani