Arriva Musk e la Todde scompare

mercoledì 8 gennaio 2025


Abbiamo dato un’occhiata ai 5 stelle online (e al loro capo) e abbiamo avuto la sensazione che tra i pentastellati sia in corso il tentativo di cambiare discorso: Giuseppe Conte e i suoi adepti, adesso, si occupano principalmente di Elon Musk mentre, della vicenda di Alessandra Todde, non c’è più alcuna traccia, ma anche prima della data odierna era il silenzio a imperare. Eppure la presidente sarda Alessandra Todde, nei rendiconti elettorali si è sbagliata, magari anche in buona fede, e non ha aperto il conto corrente bancario (previsto dalla legge) dove dovevano essere versati i contributi elettorali di terzi ma, soprattutto, ha detto pubblicamente una bugia. Infatti, in rete gira un filmato nel quale la presidente decaduta dichiara prima di aver pagato di tasca sua la campagna elettorale, poi di non aver versato di tasca sua neppure un euro. Perché le spese sono state sostenute dal suo comitato elettorale. Chi abbia però versato i contributi non è dato sapersi. Almeno il bistrattato Giovanni Toti aveva documentato tutto; in terra sarda questa “usanza” non è stata rispettata. Hanno già scritto alcuni osservatori che (forse) siamo di fronte soltanto a un errore formale compiuto da qualche sciatto e scappato di casa a cinque stelle di cui si era circondata la candidata Todde la quale, proprio perché candidata alla presidenza, aveva il dovere di controllare il lavoro svolto a nome e per conto suo. E invece niente di tutto questo mentre il partito trova più interessante Musk. Indubbiamente lo è. Resta però un dubbio non secondario: come si può amministrare una Regione quando non si è in grado neppure di mettere in ordine le proprie carte? E poi un ulteriore quesito: le leggi in vigore si rispettano (o se ne chiede agli altri il rispetto) solo quando non si è al Governo?


di Gianluca Perricone