martedì 10 dicembre 2024
La maggioranza di centrodestra trova la quadra sulle modifiche alla Manovra. Il confronto tra la premier Giorgia Meloni, i vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, il leader di Noi moderati Maurizio Lupi, il titolare del Mef Giancarlo Giorgetti e il suo vice Maurizio Leo ha portato a recepire dei punti comuni. La breve nota finale parla di “clima molto collaborativo” che ha “consentito di condividere alcuni aggiustamenti” a partire da “imprese, famiglie e sanità”. Alcuni provvedimenti sarebbero stati perorati soprattutto da Forza Italia e Lega: dallo stop al blocco del turnover per le Forze dell’ordine e gli enti locali all’ampliamento da 30 a 35mila euro della flat tax per i lavoratori dipendenti. Fratelli d’Italia parla di “grande soddisfazione per le integrazioni” al testo, tra cui un compenso da 500 euro agli specializzandi di area sanitaria. In tema di Ires premiale, più volte chiesta da Confindustria, si lavora su un’ipotesi rivolta a una platea imprese che investono e che incrementano l’occupazione. Verrà applicata inoltre una tassazione del 5 per cento per gli straordinari degli infermieri e degli specializzandi. Viene rinviata invece la revisione della seconda aliquota dell’Irpef.
Fonti qualificate fanno sapere che arriverà dopo aver consolidato i conti pubblici. La misura doveva essere finanziata tramite la seconda tranche del concordato preventivo biennale – che finora ha raccolto 1,3 miliardi – ma la cifra di 2,5 miliardi necessari al provvedimento sarebbe distante dall’essere raggiunta entro il termine del 12 dicembre. Forza Italia e Lega negli ultimi giorni avevano espresso punti di vista divergenti sulle modalità di promozione del concordato. Una contrapposizione che ha fatto seguito allo scontro sulla mancata approvazione in Senato di un emendamento leghista al Decreto fiscale per la proroga nel 2025 dello sconto da 90 a 70 euro del canone Rai. Dunque il provvedimento sull’Irpef dovrebbe slittare ad un Dl apposito nei primi mesi del prossimo anno. Mentre la Lega, uscita sconfitta nello scontro con Forza Italia sul canone Rai, la spunta su un’altra battaglia storica: quella per l’annullamento delle multe da 100 euro per chi non ha ottemperato agli obblighi vaccinali al tempo della pandemia Covid. Nel Milleproroghe approvato in Consiglio dei ministri si prevede addirittura di rimborsare quanti le abbiano già pagate. Le opposizioni, dal canto loro, bocciano il testo. Il Pd chiede “un ripensamento radicale delle priorità”, fatto di “più risorse per sanità, pensioni, salari e servizi pubblici essenziali”. Il M5s parla di legge di bilancio “disastrosa, tutta tagli e tasse, che andrebbe semplicemente buttata e riscritta”.
di Redazione