giovedì 21 novembre 2024
“Lo sciopero è uno strumento che non va usato in modo ideologico. Altrimenti si snatura”. Il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra ha spiegato perché la Confederazione di via Po non sciopererà il 29 novembre. La Manovra di bilancio, che il Parlamento si appresta ad approvare, non contiene elementi tali da giustificare una protesta generale. “Essa si può migliorare, apportando le indicazioni che più interessano i lavoratori, ma il giudizio è positivo. L’equivoco, secondo Sbarra, è che “il segretario della Cgil Maurizio Landini vuole farsi aggregatore politico”. Le prove si ricavano dai molti incontri e iniziative prese insieme alla leader del Pd Elly Schlein nell’ultimo anno. Le linee d’azione della Cgil, legittime, sono distanti anni luce dalle impostazioni della Cisl e dai bisogni dei lavoratori e dei pensionati che vogliono risposte concrete “e non seguire bandiere”. L’obiettivo della Cisl in questa fase sociale ed economica è quello di promuovere il dialogo tra riformisti, verso una condivisione su scelte strategiche che impone responsabilità e autonomia. “Contro ogni populismo, politico e sociale”. Una posizione di distinguo così rimarcata non si era mai verificata in quella che veniva chiamata “la triplice sindacale”. Per la Cisl è positivo il tentativo di ridurre il carico fiscale sul ceto medio che si sta impoverendo anche se non mancano elementi da cambiare. Nell’iter parlamentare stanno prendendo forma le possibili modifiche alla Manovra finanziaria. Per gli emendamenti il Governo.
Lo sforzo in più per intervenire su alcuni nodi fondamentali della fase economica post Covid chiesto dalla Cisl è stato designato dal governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta in due intervenenti all’Università Bocconi di Milano e alla Fondazione Pinardi. Con l’inflazione vicina all’obiettivo (2 per cento, dopo aver toccato quota 10 per cento) la politica monetaria restrittiva non è necessaria e quindi è necessario che la Bce tagli di più i tassi guardando maggiormente al futuro e meno al passato. Per Panetta “l’Italia non è più il grande malato”. In Europa dove il vero problema è diventata la Germania. Senza una ripresa sostenuta la domanda interna, consumi e investimenti pubblici e privati, cresce poco e quindi occorrono strumenti necessari a stimolare l’economia. “Fa bene Sergio Mattarella – precisa Sbarra – a valorizzare i segnali positivi del sistema Paese. Quattro scioperi in 4 anni significa che o c’è un pregiudizio ideologico di fondo oppure si è del tutto inefficaci nell’azione negoziale. In ogni caso, ha risposto in una intervista al Foglio, mi sembra una brutta notizia per la rappresentanza sindacale. In ogni sciopero generale, come chiedono Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, c’è un’implicita ammissione di fallimento del mandato che ci danno lavoratori e pensionati”.
Facendo politica il sindacato rischia di perdere credibilità, “non strizzare l’occhio ai partiti o fare da traino ad un’opposizione politica che non ha bisogno di collateralismi”, aggiunge il segretario della Cisl. Le critiche sull’occupazione non hanno riscontro nella realtà con 516mila occupati stabili in più rispetto al 2023 e un calo di 144mila di rapporti a termine. La riduzione del cuneo fiscale iniziata, su richiesta della Cisl, dal Governo Draghi, l’adeguamento delle pensioni all’inflazione, la defiscalizzazione del 5 per cento sui salari di produttività proseguono, a cui aggiungere i 5,5 miliardi in tre anni per il rinnovo dei settori pubblici, aiuti alle famiglie. Migliorie da apportare ce ne sono, mandando un messaggio agli eredi Agnelli sulla crisi dell’azienda auto Stellantis. I tempi degli incentivi a pioggia sono finiti.
di Sergio Menicucci