Comunicazione o mistificazione?

mercoledì 20 novembre 2024


Il termine mistificazione, in buona sostanza, significa alterazione della realtà e al suo uso ricorre chi, per ragioni propagandistiche oppure durante un dibattito, non trova di meglio che fornire una visione delle cose deformata quanto gli sembra opportuno. A volte, la mistificazione viene fatta passare come semplice opinione da parte di un osservatore che, guardando a ciò che accade, sceglie un punto di vista piuttosto che un altro ma una analisi attenta può facilmente rivelare, quando c’è, l’alterazione della realtà. A me pare che l’attuale opposizione, preda di un’acrimonia senza fine, stia allegramente avanzando critiche mistificatorie invece di argomentazioni serie e circostanziate. Un ottimo esempio è il titolo che la trasmissione Otto e mezzo, cioè una sorta di opposizione ombra, ha pensato bene di dare alla puntata dell’11 novembre scorso: Sinistra, giudici, sindacati: Meloni contro tutti.

A tutti gli effetti si tratta di un totale capovolgimento della realtà poiché anche un asino constata ogni giorno come siano semmai i soggetti elencati nel titolo – al quale si dovrebbero aggiungere i contestatori che scendono in piazza per inneggiare persino alla violenza contro chi siede a Palazzo Chigi – a gridare e agire contro il Governo Meloni, e non viceversa. C’è poi l’insistente litania, che i raffinati cultori dell’induismo chiamerebbero mantra, con cui i partiti di sinistra comunicano le loro proposte chiedendo, contemporaneamente, più risorse per tutto e abbassamento delle imposte. Una vera e propria genialità da Premio Nobel che sarebbe davvero il caso di studiare se fosse ragionevole invece che un misero tentativo di strappare consenso senza aver la più pallida idea sul come aumentare le risorse diminuendo le tasse. Costretti a che parlare chiaro eccoli svelare l’incantesimo indicando come soluzione la cosiddetta patrimoniale, cioè una imposizione fiscale che andrebbe a sommarsi a quelle già esistenti dando luogo al paradosso, colmo della contraddizione, di un nuovo impulso agli investimenti.

Poi la mistificazione prende di mira le politiche sull’immigrazione irregolare. Il Pd accusa il Governo di fare poco e male invitandolo, fra l’altro, a dare esecuzione al rimpatrio di coloro che sono stati giudicati irregolari: una vera sfida che, per la verità, hanno perso prima dell’attuale Governo proprio i Governi di sinistra poiché non è certo pensabile che i 45mila irregolari attualmente in attesa di rimpatrio siano da addebitarsi all’Esecutivo attuale. Infine, la mistificazione assume i caratteri più, per così dire, normali allorché si assiste all’euforia propagandistica in riferimento alle elezioni di domenica scorsa. L’Emilia-Romagna e l’Umbria, a parte una volta, sono sempre state rosse e non si vede perché l’ennesima conferma elettorale venga considerata un fatto nuovo. In questo caso, comunque, l’aspetto mistificatorio consiste nel totale silenzio, da parte dei partiti vincitori, circa la forte diminuzione del numero degli elettori, poco più del 50 per cento, un fattore che, a suo tempo, era stato invece esaltato per sminuire la rilevanza della vittoria del centrodestra alle elezioni politiche poiché, si diceva, esso aveva sì vinto, ma col diritto di voto esercitato solo dal 64 per cento degli italiani. Insomma, a sinistra niente di nuovo. Poche, e misteriose, idee e, come sempre, tanta mistificazione senza alcun segno tangibile in merito alla collaborazione, sia pure critica, che un’opposizione degna del proprio ruolo dovrebbe assicurare a qualsiasi Governo nei tempi difficili che stiamo vivendo.


di Massimo Negrotti