giovedì 14 novembre 2024
Beppe Grillo prepara la mossa per fermare Giuseppe Conte. L’appuntamento è già fissato. Dal 21 al 24 novembre al Palazzo dei congressi dell’Eur di Roma, in occasione di “Nova”, l’Assemblea costituente del Movimento 5 stelle. Il garante vuole esautorare l’ex premier. In maniera definitiva. È il Redde rationem tanto invocato dai promotori dello spirito originario. Quello dei Vaffa day, per intenderci. L’idea del contro tutto e tutti che ha portato fortuna, almeno nella prima fase, alla creatura politica del comico genovese. Intanto, sono i contiani ad affilare le armi. Il primo siluro, come scrive oggi Il Tempo, riguarda proprio il ruolo del garante da ridimensionare. O, addirittura, eliminare. Ma non si esclude un secondo siluro puntato sul Partito democratico di Elly Schlein. Una delle domande alle quali i militanti dovranno rispondere verterebbe infatti sulle “mani libere” per Giuseppe Conte. Della serie: mi alleo come e quando e con chi voglio io. Pare sia proprio questo l’auspicio dell’avvocato del popolo. Se Elon Musk fa discutere la politica, contrappone ancora di più i due sfidanti. Ieri il Blog di Beppe Grillo incensava Musk: “Sebbene Grillo non sogni di giocare con le stelle e i razzi, come fa Musk, c’è un filo rosso che lega le loro visioni del mondo. Dal Reddito universale alla lotta alla disinformazione, dall’innovazione tecnologica alla giustizia sociale”. Opposta la definizione che Conte affibbia al neo responsabile dell’efficienza governativa statunitense: “È pericoloso”, dice senza mezzi termini.
Proprio per ridurre il pericolo – a partire da quello in casa propria – l’ex premier ha comunicato di voler estendere il periodo di validità delle votazioni. Dalle ore 10 del 21 novembre alle ore 15 del 24 novembre. Per regolamento sarebbe molto scivoloso se il quesito sui poteri del garante non ricevesse subito la maggioranza piena non dei soli votanti ma degli iscritti: Grillo, a livello statutario, può pretendere – e ottenere – di ripetere la votazione. E a quel punto nessuna votazione può essere approvata senza i due terzi degli iscritti. Una sorta di modifica costituzionale – ad esempio sui suoi stessi poteri, o sul doppio mandato – che renderà difficile il margine operativo di Conte. Anzi, lo minerebbe profondamente, chiedendo la rivotazione dei quesiti con l’asticella più alta, dei due terzi. È probabile che Beppe Grillo interverrà il 23 novembre, in apertura dei lavori, per parlare al cuore dei militanti. Né giocano a favore di Conte alcune sviste organizzative. Al tema numero 6, Transizione ecologica, si sono divertiti a iscriversi i dissidenti.
di Duilio Vivanti