mercoledì 6 novembre 2024
Ci mancava Chiara Appendino. L’ex sindaca di Torino e cacicca dei 5Conte, l’altro giorno, dalle colonne dell’House organ (il Fatto Quotidiano), ha detto che “non è il momento di alleanze strutturali con il Partito democratico”. Chiosando: “Prima di ogni altra cosa, noi 5 stelle ci dobbiamo ridare un’identità e una visione. L’abbraccio con il Pd ha dimostrato di essere dannoso per noi”. Questo vuol dire che, innanzitutto, Donatella Tesei in Umbria ed Elena Ugolini in Emilia-Romagna potrebbero attendere il 17 novembre quanto meno con meno ansia.
L’ex sindaca della Mole lascia intendere anche che la natura in sé del partito di Elly Schlein non è proprio ciò che gli attuali 5 stelle andavano cercando come alleati: poco affidabili e incapaci di esprimere candidati congiunti in grado di rappresentare “una figura innovativa e credibile per i nostri elettori, che potesse garantire discontinuità”. Il riferimento era all’esito delle Regionali della Liguria e al povero Andrea Orlando ma, nel complesso, il giudizio sulla scarsa voglia di “nuovo” che innegabilmente caratterizza il Pd è stata sempre un’accusa che i pentastellati hanno (più o meno velatamente) rivolto ai loro alleati.
Il 23 e 24 novembre, a Roma, si svolgerà “Nova”, l’assemblea degli iscritti a cinque stelle che chiuderà la Costituente. Chissà se sarà l’evento dal quale scaturiranno il nuovo assetto del Movimento, il “licenziamento” di Beppe Grillo quale addetto alla comunicazione, il dibattito e i commenti sui risultati delle elezioni regionali che si saranno svolte la settimana precedente all’assise. Di certo, sarà un fine mese pieno di incognite e, magari, anche di buone notizie.
di Gianluca Perricone