lunedì 28 ottobre 2024
È finita l'attesa per i candidati alle Regionali in Liguria. Il testa a testa previsto tra il sindaco di Genova Marco Bucci, l’uomo della coalizione di centro-destra, e l’ex ministro del Partito democratico Andrea Orlando, candidato del centro-sinistra, è iniziato. I due politici stanno monitorando gli exit poll delle elezioni ognuno dalla propria postazione, allestita nel capoluogo di provincia. I primi numeri dati da Opinio Italia per la Rai, danno il primo cittadino di Genova in lieve vantaggio rispetto all'ex ministro del Pd. Nel frattempo, la terza proiezione di giornata ha confermato il vantaggio di Bucci al 48,8 per cento. Orlando, invece, è dato al 47,3 per cento. I due candidati sono divisi da poco più di un punto percentuale. Le varie sezioni hanno iniziato a scrutinare i voti dei cittadini liguri, che hanno fatto registrare un’affluenza in calo rispetto alle Regionali del 2020. Soprattutto a causa dell’alluvione che ha colpito sabato la Val Bormida. Alle 23 di ieri sera aveva votato il 31,55 per cento degli aventi diritto. Rispetto a quattro anni fa, è stato registrato un calo in media di quasi il 10 per cento. L'affluenza definitiva, si è attestata al 45,94 per cento.
La ragione è evidentemente attribuibile agli eventi meteorologici estremi che hanno colpito l’entroterra ligure nella notte tra sabato e domenica. Nelle aree che sono state risparmiate dalle forti precipitazioni, il calo dell’affluenza è minore, e si aggira tra il 5 e l’8 per cento. Ma a parte la presenza bassissima alle urne, nei comuni alluvionati come Bormida (affluenza ferma al 14,89 per cento), Dego (14,14 per cento, la metà rispetto al 2020) e Giusvalla (11,77 per cento) non sono stati registrati problemi nelle sezioni elettorali. Solamente a Savona, un piccolo “incidente” ha disturbato coloro che si erano recati a votare. Nel seggio delle scuole Boselli Alberti, le forze dell’ordine hanno allontanato una sondaggista dell’istituto Piepoli, al lavoro per la Rai. “Sono stati tutti molto cortesi – ha spiegato l’interessata al Secolo XIX – Mi è stato chiesto di non stazionare al piano del voto perché, intervistando gli elettori e dicendo loro di rivotare come hanno fatto nelle urne, avrei potuto influenzare chi non si era ancora espresso. Allora mi sono spostata al piano terra, nell’atrio”, ha aggiunto la sondaggista.
Il voto ligure è il primo di tre importanti test per la maggioranza di governo, visto che tra il 17 e il 18 novembre si voterà anche in Emilia Romagna – colpita dal forte mal tempo per la seconda volta in due anni – e in Umbria.
Articolo in aggiornamento
di Zaccaria Trevi