martedì 22 ottobre 2024
“Il confronto all’interno del Movimento 5 stelle non è libero”. La denuncia arriva da alcuni dei 330 iscritti e non iscritti, estratti a sorte con un algoritmo, in vista dell’Assemblea costituente. I militanti pentastellati vedono come un miraggio il “grande momento di democrazia partecipativa” promesso da Giuseppe Conte. La mitica “Fase due”. Provano a confrontarsi sui tavoli tematici dedicati a sanità, lavoro, transizione ecologica, ma anche alle modifiche allo Statuto, con la proposta di ridurre i poteri del presidente o del garante. Come racconta alla Stampa Giada Colonna, tra i componenti del gruppo “Figli delle stelle”, formato da giovani iscritti al Movimento, critici con la gestione di Conte, “di fatto, non c’è un dibattito, ci viene solo chiesto di rispondere a un paio di domande, già impostate dai moderatori”. Le domande, a cui fa riferimento Giada, sono quelle contenute nella “guida alla discussione”, che viene predisposta dalla società Avventura Urbana, a cui Conte ha appaltato il coordinamento del percorso Costituente.
Intanto, l’ex premier rivendica la bontà della cosiddetta “Fase due”. L’occasione è dettata dalla presentazione del libro su Domenico De Masi Conversazioni sul futuro di Giulio Gambino, edito da PaperFirst. La fase costituente M5s, ha spiegato Conte, è “un processo partecipativo” che “abbiamo lanciato con grande coraggio. Non è più il quesito che viene offerto. Perché il quesito in sé ha un che intrinseco, di manipolativo: la leadership di turno sceglie su cosa far votare, quando far votare, come far votare. Invece oggi siamo oltre, stiamo realizzando un esperimento che prevede la possibilità per tutti di far pervenire proposte, suggerimenti, per definire i nuovi punti strategici del Movimento 5 stelle. Sono arrivati 22mila contributi. Sono stati razionalizzati, organizzati in 20 aree tematiche. Gli stessi iscritti hanno espresso le loro preferenze. Le prime 12 più votate sono state messe adesso nella seconda fase, quella del confronto”. Come sottolinea Il Fatto Quotidiano, rispetto alle tensioni con il co-fondatore del M5s, Beppe Grillo, Conte ha definito “parricidio una ricostruzione giornalistica. Però è vero che quando si affronta un processo di democrazia partecipativa devi accogliere e sistemare i contributi che arrivano: ci sono anche proposte che riguardano la mia presidenza, la mia leadership, persone che vogliono un organismo collegiale”.
di Duilio Vivanti